Leggenda di Dragobete legenda lui Dragobete
innanzitutto devo sgridare Florin Nicolae (mio marito) che non mi ha avvertito di questa tradizione .
Fortunatamente esiste internet e facebook nello specifico
Oggi è un turbinio di post su questo misterioso Dragobete (vien festeggiato il 24 Febbraio )
Ed ecco la sua leggenda :
Dragobete era figlio di donna Dochia, figlia di Decebal il re degli antichi Daci .L’imperatore romano Traiano incontrò Dochia e rimase entusiasta dai sui biondi capelli intrecciati e divisi in due trecce che pendevano sulla schiena , ella aveva gli occhi come il cielo blu , il viso pallido e le labbra rosso come se fossero di fragola . Rimase sbalordito dalla sua bellezza.
Dochia visse in una capanna sulla collina, e aveva cura di un gregge di pecore . In una notte di luna piena, Dochia dormì su un letto di fiori . Verso mezzanotte, quando la ragazza dormiva profondamente dal fondo della montagna avanzò una nuvola di nebbia rosa .Questa misteriosa nebbia coprì la luce della luna, e avvolse in un tenero abbraccio la vergine addormentata . Il giorno dopo, quando Dochia aprì gli occhi,il sole era già alto nel cielo .Si risvegliò come da un lungo sonno, si guardò attorno e tutto sembrava cambiato.
La vita ha continuato il suo corso normale, ma Dochia non seppe spiegarsi mai cosa fosse successo quella notte …ma a 9 mesi di distanza da quella misteriosa presenza di nebbia, il 24 febbraio, nacque Dragobete.
Fate madrine accorsero alla nascita di Dragobete ed erano : Primavera, Estate, Autunno e Inverno. Ognuna di loro portò un dono : Primavera gli diede fiori ,freschezza e giovinezza senza vecchiaia. L’Estate regalò al bambino il calore dell’amore, dolcezza dei frutti. Autunno portò in dono un fischio che gli avrebbe tenuto compagnia ed infine l’Inverno gli porse una veste tessuta con diamanti bianchi scintillanti , come cintura una colorata di rosso piena di perle .
A 19 anni, Dragobete aveva i capelli neri come la notte e gli occhi verdi come l’erba della montagna, era dolce come il miele e un suo bacio bruciava come carboni ardenti. Era un buontempone che suonava il flauto . Amatissimo dalle ragazze che lo veneravano come un dio. Nessuno sapeva chi fosse il vero padre , si diceva che fù concepito dal Sacro Monte (Duhul Muntelui) quando si trasformò in nebbia .
Passarono gli anni e un giorno mentre Dragobete pascolava il gregge nel prato in cui fu concepito, si trovò faccia a faccia con un saggio che lo chiamò per il nome e lo ha esortò a seguirlo .
Dragobete sorpreso lo seguì senza dire una parola. Diventò il suo apprendista,imparando a leggere il libro segreto della natura. Così imparò a riconoscere le piante officinali, a capire il canto degli uccelli, i segni della foresta magica, a non aver paura delle belve.
Quando tornò nel mondo civile ,tutti lo accolsero a braccia aperte. Gli uomini lo amavano e lui insegnava loro il segreto dell’amore . Insomma la versione rumena del giorno di San Valentino o anche detto Zeus (Dio)dell’amore
La leggenda vuole che dopo centinaia di anni di vita sulla terra, imparando ad amare la gente di queste terre, il suo insegnamento amoroso fù trasmesso di padre in figlio e di madre in figlia. Ma lo Spirito della Montagna lo richiamò a se . Su richiesta del padre fù trasformato in una pianta magica chiamata Năvalnic .
Così, Dragobete /Năvalnic , riposa al cospetto del padre e si risveglia in Primavera .Ed ancora adesso all’alba del terzo millennio, alcune ragazze del popolo romeno crede ancora nella magia di năvalnicului.
Portano il seno di una borsa di seta con l’erba magica . E ‘un segno di apprezzamento e ricordo di chi era Dragobete, il Dio Amore rumeno.
Fonte http://confluente.ro/
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