Friselle

Chi è pugliese o chi è stato in Puglia sa di cosa sto parlando.

La frisella  è un tarallo di grano duro (o di altri cereali,  anche integrali) cotto al forno, tagliato a metà in senso orizzontale e fatto biscottare nuovamente in forno.  E’ un’antica ricetta della tradizione contadina.

La frisella può essere conservata per un periodo lungo e questo la rendeva una valida alternativa al pane, nei periodi in cui la farina era più scarsa. In passato si usava bagnare le friselle direttamente in acqua di mare, e consumarle condite pomodoro fresco.

Oggi possono essere un aperitivo, un antipasto, uno spuntino veloce.

Prima di condire le friselle basta bagnarle con acqua (la quantità di acqua è davvero molto personale) e condirle con pomodoro fresco, origano, sale e olio extravergine di oliva. Si può anche strofinare sopra uno spicchio di aglio oppure aggiungere sui pomodori dei cetrioli o caroselli, oppure con mozzarella (fiordilatte o di bufala) acciughe, peperoni, lambascioni, cipolla rossa ecc. sono solo alcune idee….

Si mangia accompagnata spesso dalle olive, e olio extravergine di oliva vero oro pugliese.

Oggi viene servita anche nei ristoranti più famosi. A Bari e dintorni viene chiamata “cialledde” , in italiano “cialda” da non confondere con quella dei coni gelato!

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