Ecco un’altra stupenda ricetta della tradizione…
E’ una marmellata di uva e nel paesino abbruzzese dove trascorrevo le vacanze estive da piccola era utilizzatissima sia come confettura che come conserva di base per creare buonissimi ripieni di dolcetti natalizi e non.
Il nome deriva dal tipico rumore che l’acino produce quando viene schiacciato per farne uscire l’interno: viene cioè scrocchiato!
Tendenzialmente viene fatta con uva di montepulciano ma può essere preparata con qualsiasi uva dolce e dall’acino consistente tipo il moscato o l’uva fragola.
Ecco le dosi per circa 3 vasetti da 100 gr.
Ha un sapore super…E
Che dite? Iniziamo a cuinare?
- Preparazione: 1.30 Ora
- Cottura: 1 Ora
- Difficoltà: Bassa
- Porzioni: 300 gr
- Costo: Economico
Ingredienti
-
800 g Uva montepulciano
-
200 g Zucchero
Preparazione
-
Mettere a bollire i barattolini scelti per fare la conserva con i loro coperchi, tuffandoli delicatamente in una petola d’acqua fredda ell’acqua e lasciarli in acqua per trenta minuti da quando essa inizia a bollire. Farli raffreddare ella loro acqua e etterli ad asciugare a testa i giù.
-
Separare gli acini, strizzandoli, dal loro ripieno mettendo i due composti in due terrine diverse.
-
Setacciare il ripieno degli acini in un setaccio o un colino dalle trame non finissime (ciò che basta a non far passare i semi).
-
Mettere il composto così ottenuto in una pentola insieme alle bucce d’uva, da quando questo comincerà a bollire far passare almeno una decina di minuti (in modo che evapori un po’ di acqua di vegetazione) e poi aggiungere lo zucchero.
-
Far bollire per almeno un’altra ora.
-
La marmellata sarà pronta quando, mettendone un cucchiaino su un piattino da caffè, essa non scivolerà via.
-
Ancora calda suddividere il composto riempiendo i vari barattolini fino a un cm dall’orlo, chiuderli con la capsula e capovolgerli fino a completo raffreddamento.
-
Rigirare di nuovo i barattoli e conservarli in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce.
-
Dico una banalità…ma è buonissima!!!
-
Io l’ho provata, dopo averla preparata e raffreddata con lo yogurt greco bianco: una poesia!