Dove mangiare pesce fresco a Taranto

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Dove mangiare pesce fresco a Taranto?

Quanti di voi, che siate tarantini di nascita, avventori in viaggio, approdati nella nostra bellissima città solo per visitarla velocemente, vedendo il mare avvertono subito un certo languorino?

A me capita spessissimo, diciamo anche senza indugi, di pormi questa domanda.

Dove mangiare pesce fresco a Taranto è un po’ come cercare una buona pizzeria a Napoli o una buona bottega di pasta fresca a Modena, per fortuna di posti ce ne sono tanti e diversificati.

Si capisce già che la difficoltà deriva anche e soprattutto dalla vasta scelta proposta dai ristoranti di pesce di Taranto, come ogni città di mare che si rispetti, ricevere ed esigere un’ottima qualità delle materie prime è quasi d’obbligo.

In ogni zona di Taranto, dalle più periferiche alle più centrali, ci si può imbattere in molti ristorantini, dai locali storici come Gesù Cristo in piazza Rammellini e Cìcce ‘u Gnùre a Taranto vecchia, ai più recenti e glamour come il SUD .

Ogni angolino di Taranto ha per me un ristorante del cuore nel quale mi sento coccolata e dove posso trovare qualità, freschezza e maestria.

Quindi dove mangiare pesce fresco a Taranto?

Ma quindi dove mangiare pesce fresco a Taranto?

Il mio personale e preferito angolo di paradiso si trova un po’ fuori dalla città, esattamente sul lungomare di Pulsano.

Questo piccolo angolo di meraviglia è La Barca da Ciro, uno storico locale della Marina di Pulsano, presente da anni nella Guida Michelin.

Incastonato tra splendidi lidi e baie, il mare è protagonista anche al ristorante, nel panorama, ma soprattutto nei piatti.

Il proprietario è punto di riferimento in sala, dalla cucina arriva un’offerta di grande generosità e abbondanza: il tutto a prezzi ragionevoli.

Le ricette sono quelle classiche che consentono di apprezzare un ottimo pescato, con novità aperte al contemporaneo, sempre rispettando la stagionalità.

La mia esperienza alla Barca da Ciro.

Vi ho svelato dove mangiare pesce fresco a Taranto, secondo me, e vi spiego il perchè.

Il vero protagonista, l’aspetto che ho più apprezzato è stato il rispetto e la sapienza dimostrata per le diverse cotture del pescato, tutte eseguite perfettamente.

Dal polipo, alla seppia al vapore, all’alice marinata, l’ingrediente principale è stato proprio la tecnica nelle diverse cotture.

Un grande chef sà quanto è importante questo aspetto, e a me è arrivata lampante la dedizione e l’amore nei confronti della materia prima, trattata al meglio ed esaltata alla perfezione.

Lo chef della Barca è Oronzo Dimitri, la sua maestria ed il rispetto nel trattare il pescato fresco è ben nota.

La sua esperienza in cucina è iniziata all’età di 16 anni presso l’Hotel Stella di Riccione. E’ stata un’esperienza formativa, durata 8 anni con continui spostamenti nel periodo invernale in altri ristoranti. Nel 2014 è
giunto nel ristorante LA BARCA di Saverio Galeone con Chef Salvatore Carlucci, diventando souschef. Nel 2017 è diventato chef di Masseria Savoia Resort e nel 2019 è ritornato al ristorante LA BARCA.

COSA ABBIAMO ORDINATO.

La cena è iniziata con dell’ottimo pane caldo di lievito madre da intingere in un profumatissimo olio di coratina, per me un inizio con i fiocchi.

L’acidità del lievito madre sposava alla perfezione le note pungenti tipiche della coratina, esaltandone il profumo al naso.

Abbiamo proseguito con un gran crudo di pesce fresco di mare, dallo scorfano crudo agli allievi con il loro fegato, fino alle splendide ostriche ed ai dolci e marini ricci.

Sono arrivati poi gli antipasti caldi, tra i tanti ottimi arrivati, ho preferito in assoluto l’alice marinata, freschissima, con un brunoise leggermente agrodolce di sedano, carote, cipolle di tropea e pomodorino.

Ho amato anche il trancetto di tonno marinato e fritto in tempura su una fresca caponatina, non eccessivamente acida.

Ottime anche le cozze gratinate, un must della nostra cucina locale.

Non avendone ancora abbastanza di pesce fresco abbiamo ordinato anche un primo piatto.

Un delizioso risotto allo zafferano, con riduzione di salicornia ed aragosta cruda. Davvero un ottimo piatto, forse per i miei gusti leggermente sbilanciato di sale, ma nel complesso interessante e ricercato. I veri protagonisti del risotto sono stati il riso, ottimo e profumato, cotto al dente quindi leggero e mai stancante. E la freschissima aragosta cruda, dolce e che ben bilanciava la salinità.

A conclusione dell’ottima cena a base di pesce fresco ho preso un sorbetto ed una ricercata selezione di amari.

Il valore in più per questo ristorante di pesce fresco a Taranto?

L’aspetto a valore di questo angolo di paradiso è la preparazione, la gentilezza e la disponibilità del personale di cucina e di sala.

Tutta la splendida serata è ruotata attorno alla freschezza, alla sapienza ed all’accoglienza, a quest’ultima avevamo un po’ perso l’abitudine, abituati sempre più a locali glamour, ma impersonali, a pranzi e cene veloci e più attenti alla forma che alla sostanza.

In questo ristorante ci si sente non solo grati per tutto il lavoro che c’è dietro, ma anche come a casa.