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Batarò

I batarò piacentini sono uno dei primissimi pani che realizzai con la pasta madre, più di due anni fa. Ebbi un risultato sorprendente, ma poi chissà perché dimenticai di averli fatti e non replicai il successo. Ora mi è venuta voglia di riprovarli, ho preso un po’ di ricette e procedimenti dalla rete e tanto per cambiare ne ho creata una mia. Sono cresciuti moltissimo e venuti molto soffici, magari non saranno uguali a quelli originali che mi dicono dover essere vuoti e con la crosticina, ma se volete provare la mia versione vi spiego come ho fatto:

Ingredienti:
480gr farina 0
80gr semola NON rimacinata (io ho usato la semola di tritordeum)
100gr di farina fioretto di mais
340gr di acqua
100gr di licoli
70gr di olio di oliva
12gr di sale

Ho impastato farine, acqua e licoli finché non ho reso omogeneo l’impasto, poi pian pianino ho aggiunto l’olio, a filo, e in ultimo il sale. L’impasto è venuto setoso e morbido… ho messo un po’ di semola sul piano di lavoro e ho dato due giri di pieghe a tre inframezzati da mezz’ora di riposo, ho fatto una palla e ho messo a lievitare.

Al raddoppio (con 30 gradi in casa già dopo 4 ore) l’ho steso in un quadrato alto due dita, cercando di non sgonfiarlo troppo, e tagliato con il tarocco a rettangoloni, che ho adagiato sulla placca del forno per una nuova lievitazione.

Al nuovo raddoppio, dopo due ore, ho cotto per 45′ a 180 gradi. In forno sono letteralmente esplosi!

batarò
in cottura….

Quando li ho tirati fuori dal forno, li ho coperti con un canovaccio inumidito per preservarne la morbidezza.

batarò
FoFFiciFFimi!!!

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