La pigna di tarallo classica (versione n. 2)

Negli anni scorsi vi ho proposto alcune versioni della pigna di Tarallo.
Quest’anno vi propongo una versione della pigna di tarallo leggermente modificata, anche perché in ogni casa c’è una ricetta diversa e qualcuno aggiunge del latte all’impasto. Non ho usato il rum e l’anice, ma gli aromi corrispondenti e la pigna di tarallo è cresciuta più velocemente. Inoltre ho preferito usare il burro invece della sugna. Ne è risultata una pigna più morbida e gradevole. Premetto che il lievito madre dovrà essere rinfrescato per almeno tre volte ogni otto ore prima di essere usato, in modo da fargli acquistare forza: un lievito debole comprometterebbe l’esito del dolce.

Ingredienti per il primo impasto:
Lievito madre gr 125
1 uovo
un cucchiaino di farina
1 gr di lievito di birra essiccato

Per il secondo impasto:
250 gr di farina 0
250 gr di farina manitoba
1 gr di lievito di birra essiccato
5 uova
250 gr di zucchero
1/2 bicchiere di latte
1 cucchiaino di miele millefiori
100 gr di burro

1 pizzico di sale (5gr circa)
aroma di anice e di rum (mezza fialetta di ognuno)
scorza grattugiata di un limone
1 cucchiaino di cannella macinata
1 bustina di vanillina ( o mezzo baccello)

Per il naspro:
250 gr di zucchero
40 gr di acqua
succo di limone premuto
confettini colorati per decorare

Procedimento:
Rinforzare il lievito madre per 2-3 volte ogni 8 ore circa. Trascorse queste ore pesare la quantità necessaria di lievito madre ed aggiungere l’uovo intero, la farina ed il lievito di birra essiccato.
Ricoprire con carta pellicola e tenere al caldo. Quando raddoppia di volume e presenta tante bollicine in superficie ( nel mio caso dopo circa 6/8 ore) passare a mischiare gli altri ingredienti: nella planetaria con la sfogliatrice versare il primo impasto, il lievito essiccato e poi la farina poco per volta, bagnando di tanto in tanto con il latte; aggiungere lo zucchero e le uova, poi il miele, il sale  ed infine il burro (poco per volta), la scorza di limone e gli aromi. Continuare a mescolare il tutto aumentando la velocità della planetaria finché l’impasto diventa elastico e colloso.
Versare la pasta in una teglia alta di alluminio (si vendono teglie apposite o usare teglie per babà a corona) imburrate, riempendone solo la metà, ricoprirla con pellicola e metterla in un luogo caldo a crescere, ad esempio nel forno spento.
Dopo circa 6/8 ore, o anche meno se la pigna é raddoppiata di volume, togliere la pellicola e mettere la teglia in forno preriscaldato a 200 gradi per 50 minuti circa (molto dipende dai forni), e 10 minuti in forno spento  e comunque fate sempre la prova di uno stecco lungo per vedere se dentro é asciutta oppure umida. Nel momento in cui comincia a scurirsi sopra coprire con carta alluminio. Una volta sfornate lasciatela raffreddare nella teglia.
Per il naspro ho usato il Bimby ma volendolo fare a mano far sciogliere bene lo zucchero nell’acqua facendolo diventare proprio uno sciroppo; quando diventa freddo metterlo a riscaldare a bagnomaria montandolo con una frusta elettrica.
Sformare la pigna e sulla parte superiore con un pennello in silicone o una spatola spalmare il naspro. Decorare con i confetti o “diavulilli”.
Consiglio di aprirla sempre il giorno dopo averla sfornata, anche se non so se resisterete!
Buona Pasqua a tutti!
Carmen

Pubblicato da lericettedinapoli1

Ciao, siamo Carmen e Laura, amiche di cucina e non solo. Premettiamo che non siamo professioniste ma abbiamo imparato a cucinare dalle nonne o dalle mamme, quando c'intrattenevamo pasticciando con loro, in ginocchio sulla sedia perché non arrivavamo al tavolo... Con questo blog vi riproponiamo le ricette tipiche delle nostre famiglie, ma vi proporremo anche ricette nuove, più recenti, anche un po' più lontano dei dintorni di Napoli...