Le Pappardelle Fatte in Casa al Sugo di Coniglio, da Accompagnare a Sangiovese Superiore Romagna DOC di Celli Vini, sono un’opzione per un primo piatto dal sapore delicato e particolare, ricco di gusto, che regalerà un’esperienza culinaria unica. Questo primo piatto può quasi essere considerato un piatto unico, poiché si differenzia dai classici ragù a base di carne bovina, cinghiale o pollo.
Il termine “ragù” si riferisce a un trito grosso di carne, pesce, verdure, tofu o seitan, cotti a fuoco lento, a cui vengono aggiunte verdure o altri ingredienti, a seconda delle diverse tradizioni regionali.
Risalendo all’origine del termine, la parola “ragù” deriva dal francese “ragout”, che a sua volta proviene dal verbo “ragouter”, il quale significa “risvegliare l’appetito”. Originariamente, consisteva in carne o erbe cotte con vino e veniva servito come ripieno di altri alimenti con l’obiettivo di stimolare l’appetito con un piatto appetitoso. Durante il periodo fascista, il nome subì un processo di “italianizzazione” e divenne dapprima “ragutto”, per poi assumere il nome più facilmente riconoscibile di “ragù”.
Questa preparazione ha origini nel XII secolo in Francia e fu poi introdotta a Napoli con il regno di Ferdinando IV di Borbone nel XVIII secolo. Inizialmente, il piatto era preparato con carne di manzo o di vitello e non conteneva pomodoro, prima di diffondersi in tutta Italia.
La ricetta di oggi prevede l’uso di carne di coniglio, una carne bianca ricca di proteine di alto valore biologico e aminoacidi facilmente assimilabili. Essa è magra, poco calorica ed è una valida alternativa alla classica carne di pollo o tacchino. La carne di coniglio è molto digeribile ed è considerata un alimento ipoallergenico, tanto che viene utilizzata per preparare omogeneizzati per i bambini.
Questo animale appartiene alla famiglia dei Leporidi, la stessa famiglia delle lepri, e la sua carne ha un sapore caratteristico, che può essere sia dolce che leggermente pungente, talvolta aromatico. Questo dipende dal fatto che il coniglio trasferisce nella carne il sapore degli alimenti di cui si nutre.
Negli ultimi anni, c’è stato un aumento nel consumo di carni bianche come pollo e tacchino, anche se l’incremento per quanto riguarda la carne di coniglio è stato più modesto, probabilmente a causa del suo costo più elevato.
La carne di coniglio si presta a molte preparazioni culinarie, come arrosto al forno, stufata con pomodoro o ai funghi, servita con polenta, fritta o in ragù ed è protagonista di numerose ricette della tradizione popolare. La ricetta odierna ha origini toscane ed era tradizionalmente consumata durante le festività.
Questo sugo si abbina perfettamente a qualsiasi tipo di pasta, ma è particolarmente ideale con le pappardelle all’uovo, un formato di pasta simile alle tagliatelle ma di dimensioni maggiori. L’origine del nome di questa pasta è oggetto di dibattito: secondo alcune fonti storiche, sembra derivare dal verbo toscano “pappare”, che significa “mangiare per gli altri”, mentre un’altra teoria, meno accreditata, suggerisce origini emiliane.
Le pappardelle presentano una superficie ruvida e porosa, con una larghezza che varia dai 2 ai 4 centimetri e uno spessore di circa 0,8 mm. In Toscana, questa pasta è spesso abbinata a sughi di carne ricchi e molto saporiti, in particolare quelli a base di selvaggina come la lepre e il cinghiale.
Nella ricetta di oggi, ho il piacere di utilizzare un vino tra le prestigiose proposte dell’azienda Celli Vini. Questa azienda ha radici nel lontano 1963 ed è situata a Bertinoro, un comune italiano nella provincia di Forlì-Cesena, noto come il “borgo dell’ospitalità”. Si trova nel cuore della Romagna, sulle pendici dell’Appennino forlivese, ed è un esempio tipico di cittadella medievale.
Questa città è conosciuta anche come la “Città del Vino”, un affascinante borgo che si erge su un’altura circondata da vigneti, da cui si può godere di una vista panoramica mozzafiato sulla pianura sottostante. Questo è il motivo per cui è comunemente definita il “balcone di Romagna” e la “Città del Vino”.
In questo incantevole paesaggio, in cui cielo e terra si abbracciano, i vini di Celli Vini prendono vita da un terreno con caratteristiche uniche, e hanno ricevuto recensioni positive nelle più importanti guide nazionali e internazionali.
L’azienda è di proprietà della famiglia Sirri e Casadei, con i soprannomi rispettivamente di Bron e Rusèval. La loro missione iniziale era produrre vini semplici apprezzati per la qualità, ma nel corso degli anni si sono affermati come punto di riferimento per la tradizione del loro territorio.
Dal 1985, l’azienda ha intrapreso un processo di rinnovamento con nuovi impianti di vinificazione e una costante ricerca nella produzione di vini di alto standard qualitativo. Sempre al passo con le moderne tecnologie, Celli Vini dedica cura e passione nella produzione di vini sani, gradevoli e di alto prestigio per soddisfare la clientela. Attualmente, l’azienda possiede ben 35 ettari di vigne, e a partire dal 2020, le loro uve sono certificate biologiche. Questi vini di alta qualità nascono dall’amore, dalla maestria, dal rispetto delle tradizioni e dell’ambiente, con l’obiettivo di tutelare la natura e la salute dei consumatori.
Il vino che desidero presentarvi oggi è il Sangiovese Superiore di Romagna DOC “Le Grillaie”. È ottenuto al 100% da uve Sangiovese e prodotto nella zona di Bertinoro. Si tratta di un vino giovane e fruttato, con un colore rosso rubino trasparente. Esprime profumi di bacca rossa, è vinoso, con leggeri sentori floreali ed è fresco e persistente.
Le uve utilizzate provengono da uno dei vitigni più importanti e diffusi in Italia. L’etimologia del nome Sangiovese è antica, derivante da “Sanguis Jovis”, che significa “Sangue di Giove”. In passato, è stato anche denominato “Sangioveto”.
Questo vino è ideale per accompagnare una ampia varietà di piatti, perfetto per primi piatti di pasta riccamente conditi, ragù di carne e secondi di carne, come arrosti di carni bianche o grigliate di carne bianca.
Per acquistare i pregiati vini dell’azienda Celli Vini, vi consiglio di visitare il loro negozio online, dove troverete una vasta selezione di vini con le migliori etichette della cantina. Potrete ordinare comodamente da casa vostra, con consegne puntuali e precise, e approfittare delle offerte e delle promozioni esclusive riservate ai clienti online.
Questi vini trasformeranno in occasioni indimenticabili i vostri momenti di convivialità, donando loro un tocco di raffinatezza e piacere che renderà ogni occasione davvero unica.
Ora vediamo di cosa abbiamo bisogno per preparare Pappardelle Fatte in Casa al Sugo di Coniglio da Accompagnare a Sangiovese Superiore Romagna DOC Celli Vini :
Ingredienti per le tagliatelle:
- 300 grammi di farina bianca 0
- 100 grammi di semola
- 4 uova
- sale
Per il sugo di coniglio:
- 1 coniglio intero con il suo fegatino
- 500 ml di pelati
- 1 cipolla di Tropea
- 1 carota
- sedano una costa
- aromi: qualche bacca di ginepro, una foglia di alloro
- 1/2 bicchiere di vino Sangiovese Superiore Romagna DOC Celli Vini
- sale
- pepe nero macinato al momento
- olio evo
- formaggio Parmigiano Reggiano
Pappardelle Fatte in Casa al Sugo di Coniglio da Accompagnare a Sangiovese Superiore Romagna DOC Celli Vini : Ricetta
Iniziamo preparando il coniglio. Laviamo accuratamente il coniglio, lo evisceriamo e lo mettiamo in una terrina con acqua e aceto. Dopo un riposo di 30 minuti, lo sciacquiamo in acqua fredda per pulirlo completamente.
In una capiente padella, mettiamo un filo di olio extravergine d’oliva e aggiungiamo la cipolla, la carota e il sedano, tutti tritati finemente, insieme al rosmarino. Facciamo insaporire il tutto per qualche minuto. Successivamente, aggiungiamo il coniglio tagliato a pezzetti e lo rosoliamo fino a ottenere un bel colore dorato.
Ora sfumiamo il tutto con il vino Sangiovese Superiore Romagna DOC Celli Vini. Aggiungiamo sale e pepe a piacere. Quando i pezzi di coniglio hanno preso colore, li togliamo dalla padella e li facciamo raffreddare. Successivamente, procediamo a disossarli e tritare anche il fegatino a coltello.
Nella stessa padella con le verdure, aggiungiamo i pelati, l’alloro e le bacche di ginepro. Proseguiamo la cottura a fiamma dolce per creare un delizioso sugo.
Nel frattempo, prepariamo le pappardelle. In una planetaria, mettiamo 300 grammi di farina 0 e 100 grammi di semola insieme a 4 uova e un pizzico di sale. Lavoriamo l’impasto a lungo finché diventa liscio ed omogeneo. Copriamo l’impasto con una ciotola rovesciata e lo facciamo riposare per 30 minuti.
Dopo il riposo, stendiamo la sfoglia con l’aiuto di una macchinetta sfogliatrice, partendo dallo spessore più largo e riducendo gradualmente l’ampiezza della fessura. Con un coltello, ricaviamo le strisce di pasta larghe quanto desiderato.
Mettiamo a bollire abbondante acqua salata e cuociamo le pappardelle per 2-3 minuti. Successivamente, le scoliamo e le condiamo con il nostro ragù di coniglio.
Serviamo il piatto con una generosa spolverata di formaggio Parmigiano Reggiano per un tocco di bontà in più.
Le nostre Pappardelle Fatte in Casa al Sugo di Coniglio da Accompagnare a Sangiovese Superiore Romagna DOC Celli Vini sono pronte per essere servite.
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Alla prossima ricetta!
Un abbraccio,
Patrizia