Ogni volta che sono andata in vacanza in Puglia ho mangiato le PUCCE SALENTINE CON OLIVE, tipiche della loro cultura gastronomica. Si tratta di panini morbidi di semola con olive nere pugliesi, per lo più intere che vendono in tantissime pizzerie e rosticcerie del posto. I pugliesi non me ne vogliano, ma nella mia ricetta ho utilizzato le classiche olive nere snocciolate per evitare brutti incidenti ai denti. Ideali per un aperitivo o per una festa di compleanno, queste piccole pucce salentine con olive sono deliziose! Una volta provate difficilmente le scorderete e di sicuro le rifarete! Esistono diverse versioni di questa ricetta all’interno della stessa Regione, c’è chi aggiunge le patate lesse e chi fa un impasto simile a quello della pizza. La tradizione vuole che siano cotte nel forno a legna, ovviamente non tutti in casa ce l’hanno per cui le cuoceró in quello elettrico. Si tratta di una ricetta davvero semplice, si impasta la mattina e si inforna la sera o se volete potete impastare la sera precedente, mettere l’impasto in frigorifero per tutta la notte e poi infornare per il pranzo del giorno successivo. Una piccola curiosità: Secondo la tradizione del Salento l’8 Dicembre, giorno dell’Immacolata, si dovrebbe osservare il digiuno e mangiare solo le pucce preparate in casa.
Andiamo ora a vedere la mia versione delle pucce con olive, ma prima non dimenticate di seguirmi sulla mia pagina Facebook: In Cucina con Chiara e sugli altri Social. Vi lascio i link sotto alla ricetta per essere aggiornati sulle ultime ricette!
Ingredienti
- 370 gSemola di grano duro rimacinata (+ altra per infarinare)
- 130 gFarina 0
- 400 gAcqua
- 2 gLievito di birra secco (oppure 6 g lievito di birra fresco)
- 10 gSale
- 150 gOlive nere in salamoia (o meglio ancora, le olive nere pugliesi)
- q.b.Olio extravergine d’oliva
Strumenti
- Planetaria kenwood chef xl
Preparazione delle PUCCE SALENTINE CON OLIVE
Versare la farina 0 e la farina di semola in una planetaria o in una ciotola ( se impastate a mano). Unire anche il lievito di birra secco e mescolare con un cucchiaio per amalgamare gli ingredienti. Se preferite il lievito di birra fresco potete scioglierlo nell’acqua o lo sbriciolate nella farina.
A questo punto unire 380 g di acqua presi dal totale ed azionare la planetaria con il gancio a foglia. Dopo un minuto unire anche il sale e il resto dell’acqua. Impastare per 4-5 minuti a velocità media (tra 2 e 3). Non occorre incordare perfettamente. Se lavorate a mano impastate per 5 minuti (il sale sempre per ultimo) e se dopo questi minuti, doveste avere difficoltà a lavorarlo lasciate riposare l’impasto in ciotola per una decina di minuti in modo tale che si formerà la maglia glutinica.
Lasciare riposare l’impasto in ciotola 10 minuti dopodiché metterlo in un contenitore capiente e ben oleato anche sui bordi. Fare un giro di pieghe per rendere liscia la superficie: ovvero prendere un lembo di pasta e portarlo verso il centro e proseguire per tutta la superficie.
Fatto ciò capovolgere la pasta in modo da avere la parte liscia sopra. Coprire la ciotola con pellicola e lasciar lievitare fino al raddoppio. Il tempo dipende dalla temperatura che avete in casa quindi dalle 4 alle 7 ore.
Una volta raddoppiato l’impasto incorporare, impastando delicatamente, le olive nere intere o tagliate in 4 parti.
Lasciar riposare poi l’impasto per 1 h coperto con uno strofinaccio o pellicola.
Fatto ciò, preriscaldare il forno alla massima temperatura. Intanto formare le pucce prendendo un po’ di impasto mediante un cucchiaio. Non troppo piccole nè troppo grandi, insomma un cucchiaio bello colmo. le pucce non hanno una forma precisa quindi non dovete preoccuparvi.
Trasferirle in un piatto con abbondante semola ed infarinare le pucce su tutti i lati.
Ecco come si presentano le pucce infarinate nella semola.
Disporle su una teglia ricoperta di carta forno ed infornare in forno già caldo nella parte più bassa. Appena inseriamo la teglia abbassare la temperatura a 200 °C. Cuocere per 20-25 minuti. In ogni caso controllate la cottura perché ogni forno è diverso.
Ecco il risultato! Profumate e squisite!
NOTE E VARIAZIONI
Potete realizzare le pucce anche più grandi, io le ho volute fare piccoline per renderle più pratiche e sfiziose per un aperitivo o per accompagnare la cena.
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