Ed eccomi ancora alle prese con l’esubero di lievito madre e allora perchè non approfittarne e preparare dei fragranti taralli? Così nascono questi taralli lievito madre e curcuma: una versione particolare dei classici taralli bolliti.
Taralli lievito madre curcuma e finocchietto
RICETTA
Grado di difficoltà: medio
Tempo di realizzazione: 6 ore circa (20′ + 7 ore di riposo + 30′ circa per la bollitura)
INGREDIENTI
- 430 g esubero lievito madre
- 300 g semola rimacinata di grano duro semintegrale
- 300 g farina manitoba
- 300 g farina 00
- 250 g olio EVO
- 250 g Inzolia Settesoli
- 30 g sale
- 12 g semi di finocchio
- 3 g curcuma
- 70 g albumi
PROCEDIMENTO
Nella bowl dell’impastatrice inserire l’esubero di lievito madre e il vino bianco caldo, azionare e far sciogliere con il gancio K/a foglia. Poi unire l’olio, le farine, gli albumi, la curcuma, i semi di finocchio e infine il sale e continuare ad impastare il tutto per 15′ fino ad ottenere un impasto omogeneo, morbido, liscio e non troppo duro.
Far riposare l’impasto per 3 ore sempre nella bowl coperto.
Trascorso il tempo di riposo, tagliare dei filoncini dalla pasta e formare i taralli e le trecce.
Sistemarli su vassoi coperti da canovacci e farli riposare 1 ora. Poi mettere una pentola di acqua a bollire e tuffare i taralli e le trecce poco per volta e riprenderli non appena vengono a galla. Sistemarli su un canovaccio asciutto per far asciugare e lasciarli così per 2 ore circa.
Poi adagiarli su una teglia e infornare a 210°C per 20/25′ finchè sono dorati e croccanti (ma non bruciati).
Questi taralli sono davvero golosi se ‘pucciati’ nel vino bianco (presente anche nell’impasto) e a questo proposito vi suggerisco un bianco di Sicilia DOC: l’Inzolia Settesoli (dal gusto fragrante e fresco e dal profumo note di gelsomino, bergamotto e sapore di agrumi).
Possiamo semplicemente sistemare i nostri taralli bolliti con semi di finocchio al centro della nostra tavola su un tovagliolo Papstar Professional Line 2018 morbido, elegante e resistente.