Topinambur ortaggio invernale da gustare. Buona festa cari lettrici e lettori che seguite Cucina con Nonna Ariella, oggi vi parleremo del topinambur, un tubero poco riconosciuto nella nostra quotidianità ed è un vero errore perché un alimento così decisamente saporito non dovrebbe mai mancare per un pronto uso anche per i benefici che apporterebbe nel nostro organismo.
È una pianta erbacea perenne con bulbo sotterraneo originaria del continente americano. Il tubero è usato in gastronomia ed è noto con il nome di topinambùr, presumibilmente derivato dalla francesizzazione del nome della tribù sudamericana dei Tupinamba, alcuni membri della quale furono esposti a Parigi nel 1613; Il topinambur, anche chiamato rapa tedesca o carciofo di Gerusalemme, è un tubero dalle molteplici virtù. Appartenente alla famiglia delle Asteraceae, ed ha il nome scientifico di Heliantus tuberosus.
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Il topinambur si semina dalla fine dell’inverno (tra fine febbraio e maggio) e si raccoglie poi come ortaggio invernale. I tuberi si interrano semplicemente a 10-15 cm di profondità, lasciando possibilmente i germogli verso l’alto. Come sesto di impianto occorre tenere almeno 50 cm di distanza tra le piante.
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Questo tubero ha il sapore molto simile a quello del carciofo ma ha la consistenza della patata ed è leggermente meno calorico di quest’ultima; numerosi sono i suoi benefici specialmente per chi deve seguire dei regimi alimentari come gli affetti da celiachia, il topinambur, grazie all’inulina, una fibra alimentare, ha la capacità di ridurre l’assorbimento intestinale del colesterolo cattivo e degli zuccheri. È quindi utile sia per prevenire le malattie cardiovascolari, sia per chi soffre di glicemia alta o di diabete. Dà un senso di sazietà.
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Vogliamo provare una ricetta facile facile? Le chips di topinambur fanno al caso vostro: trattasi di una variante sfiziosa ma egualmente gustosa delle classiche e intramontabili patatine fritte. Dopo aver affettato, magari con l’ausilio di una mandolina, il topinambur, le fette vanno immerse completamente in acqua fredda per mezz’ora circa.
Trascorso questo lasso di tempo, ciascuna di queste va accuratamente asciugata, infarinata e immersa in abbondante olio per friggere. Appena le chips risulteranno essere dorate, sono pronte per essere servite, con aggiunta finale di un pizzico di sale e, perché no, del rosmarino.
Una buona continuazione di giornata dalla vostra Nonna Ariella
Fonte: Ricette della nonna
Foto di Silvia da Pixabay
