Pollo in potacchio marchigiano antica tradizione

Pollo in potacchio marchigiano antica tradizione

Pollo in potacchio marchigiano antica tradizione. Buon pomeriggio care amiche e cari amici che seguite Cucina con Nonna Ariella, vi proponiamo un racconto della gastronomia marchigiana che affonda nella notte dei tempi e chi la scrive è Gianmarco Boemio, sul sito lacucinaitaliana.it, per anni ai fornelli di ristoranti di cucina tipica marchigiana; la cucina marchigiana non indugia mai in preparazioni complesse; fa leva sugli ingredienti semplici e cotture a fuoco lento. Una cucina storicamente “di sussistenza” dove le proporzioni sono spesso stabilite a occhio, e i tempi di cottura, pur se non codificati, restano infallibili. È per questo che espressioni come “tornare in olio” dettano il momento del fine cottura. 

leggi anche >>>>> Daikon Berberé Azuki Kefir alimenti da conoscere

La ricetta del pollo in potacchio marchigiano antica tradizione scritta da Gianmarco Boemio:

perbeer un pollo intero da circa due chili occorre un bicchiere di olio extravergine (quello del frantoio è sicuramente preferibile) e tanto aglio rigorosamente in camicia. Tagliato a pezzi il pollo, si rosola la carne in una padella di alluminio (bene anche di rame o ghisa) a fuoco vivacissimo. La rosolatura è fondamentale e terminerà quando il pollo sarà bello dorato. 

leggi anche >>>>> Hollywood, divorzio tra Sophie Turner e Joe Jonas

Il consiglio è quello di evitare le padelle antiaderenti perché il pollo, pelle compresa, dovrà aderire al fondo creando una glassa. Quando sarà dorato al punto giusto, si aggiungeranno sale e pepe sulle carni. A questo punto il pollo va sfumato con un bicchiere colmo di vino. Più buono è il vino, migliore sarà il pollo (un Verdicchio dei Castelli di Jesi con la sua grande struttura andrà benissimo) e, una volta evaporato, si andrà a deglassare il fondo della padella, che diventerà fondo di cottura. Sfumato il vino, si aggiunge una testa d’aglio intera (scoprirete che l’aglio in camicia sarà buono al pari del pollo), un mazzetto di rosmarino legato con uno spago per non disperdere gli aghi e, volendo, del pomodoro tagliato a pezzi. A questo punto il pollo va ricoperto di acqua, a filo, e si continua a cuocere per circa un’ora. La cottura sarà ultimata non prima che il pollo “torni in olio”, cioè quando l’acqua sarà evaporata completamente.

LEGIG ANCHE >>>> Marmellata di pesche gialle alla menta

Il Verdicchio dei Castelli di Jesi DOP Spumante si presenta di colore giallo paglierino più o meno intenso con eventuali riflessi verdolini e una spuma fine e persistente; ha profumi marcatamente minerali con toni di pesca, ginestra e pane tostato; al palato è fresco e vivace con lungo finale ammandorlato.

Un buon proseguimento di giornata dalla vostra Nonna Ariella.

Fonte: lacucinaitaliana.it

Foto di ritaE da Pixabay

Verified by MonsterInsights