Crepes

Print Friendly, PDF & Email

Bene amici miei, oggi andiamo in Francia a studiare qualcosa che forse abbiamo mangiato solo sulla riviera romagnola ma che ha tradizioni molto lontane. Partiamo da un pò di storia, ma…poca poca. Cercando su internet sembra che la crepe come la conosciamo noi risalga alla fine del XIX secolo grazie ad un errore di un giovane chef francese Henri Charpentier che al Café de Paris di Montecarlo preparava una crepe per il principe di Galles, Edoardo VII. Sembra che mentre cucinava o per distrazione o per troppo liquore, la crepe abbia preso fuoco ed invece di fare come me che ho buttato tutto al secchio, lui l’ha portata in tavola ugualmente, con una faccia di bronzo da vero chef, spacciandola per una nuova ricetta flambeau e da vero paravento l’ha presentata col nome di “Crêpes Prince de Galles”. Il gesto ardito non solo è stato gradito, ma è diventata una ricetta cucinata in tutto il mondo e da allora chiamata Crepe Suzette dedicata alla figlia di un amico del principe.

Ma venendo a noi, partiamo dalla ricetta base per poi vedere in altri post la vera crepe suzette e diverse varianti sia di ripieni che di aromi.

Da comprare per 15 crepes:

  • 2 uova
  • 300 ml di latte
  • 120 gr di farina
  • pizzico di sale
  • pizzico di zucchero
  • burro

Da fare:

  1. In una ciotola mettere le 2 uova e i 120 gr di farina e amalgamare il tutto aggiungendo i 300 ml di latte cercando di non fare grumi girando sempre dal centro e facendo catturare la farina al composto stesso.
  2. Aggiungere un pizzico di sale e un pizzico di zucchero
  3. Quando è tutto ben amalgamato lasciate riposare per 1/2 ora in modo che il composta perda l’aria ed eventuale schiumetta formatasi.
  4. Nel frattempo sciogliete un pò di burro in una ciotolina e con un pennello ungete appena una padella del diametro di circa 26 cm.
  5. Ora prendete una quantità minima di composto necessario appena a ricoprire la superficie della padella e roteare la padella per permettere al liquido di espandersi bene e distribuirsi in maniera uniforme.
  6. Quando i bordi cominciano ad alzarsi e si formano le prime bolle può essere girata con una spatola piatta facendo attenzione ad infilarla sotto la crepe senza accartocciare il tutto.
  7. Se siete riusciti a superare indenni il punto 6 allora ci siete riusciti la vostra crepe è pronta dopo qualche minuto inserite nuovamente la spatola sotto e spostatela in un piatto. La crepe è pronta per essere farcita.

Commenti dell’autore….”che sarebbe me”:

 Allora, in questa ricetta naturalmente la parte delicata non è la preparazione dell’impasto ma il saper dosare la quantità di composto e la temperatura della piastra, non sottovalutando la gestualità per girarle. Io nel mio ColoricetteLab ho avuto diversi problemini:

  •  Il primo sono i grumi della farina che con il latte freddo non voleva proprio sciogliersi, se vi succede non perdetevi d’animo basta passare il tutto
  • Per girarla aspettate che faccia qualche bolla e si alzi da sola, superando la paura che si bruci e resistendo al desiderio irrefrenabile di alzarla con la paletta, altrimenti l’impasto sarà troppo bagnaticcio e si romperà irrimediabilmente o farà ostruzione all’inserimento della spatola che senza pietà come uno spazzaneve appallottolerà la vostra delicatissima crepe davanti ai vostri occhi increduli (cosa successa alla mia seconda prova e visto che non mi chiamo Henri è finita al secchio).

Ho letto decine di ricette e sono d’accordo con alcuni che non esiste crepe dolce o salata, è un impasto neutro e potete farcirla come meglio preferite anche perchè se la guarnite con marmellata o nutella e la spolverate di zucchero a velo diventa già abbastanza dolce. Quindi mio parere non aggiungete sale o zucchero (al di la del pizzico) all’impasto a meno che non vi piaccia così e allora ognuno è libero nel proprio laboratorio creativo.

Partendo da questo composto potete sbizzarrirvi come volete, aromatizzandolo con tutto quello che la vostra fantasia vi suggerisce: aromi, succhi liquidi, cannella, liquori ecc ecc.. Io ad esempio come vedete nella foto che vi posto l’ho fatta sia base come nella ricetta, sia aggiungendo un pò di cioccolato amaro che contribuisce a dare questo colore brunito e sia aggiungendo cioccolato ed un pò di marsala.

Altra piccola curiosità la trovate sul sito francese www.krampouz.fr dove potete vedere tutto gli utensili originali per cuocere una crepe come Francia comanda. Innanzitutto ci vuole una “Crepière“, cioè una bella piastra piatta in ghisa, in grado di diffondere il calore in modo uniforme e senza avvallamenti poi fondamentali “Spatules à crêpes” e “Râteaux à crêpes” cioè spatola per girare e strumento a T per spargere l’impasto in modo uniforme e infine se proprio vogliamo fare i sofisticati “Louches inox” e “Tampons d’essuyage” cioè mestolo in acciaio per dosare la quantità di composto e tamponi per pulire la piastra.

Detto questo dalla Francia per il momento è tutto e ricordate “On ne naît pas chef cuisinier … ” 
 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.