Questa pianta, nota più comunemente con i nomi di zafferanone o cartamo, è spontanea ed infestante e cresce sia selvatica che coltivata.
Lo zafferanone è una specie annuale; ogni pianta può arrivare ad un’altezza di circa 1,4 m ed ha numerose ramificazioni con foglie spinose ed infiorescenze dai colori giallo, giallo-rossastro ed anche bianco, che hanno sapore e colore che danno al cibo un aroma simile a quello del ben più pregiato zafferano.
Può essere seminato in primavera con distanza di circa 15 cm sulla fila e la raccolta dei fiori avviene, a seconda della stagione, tra la fine di giugno e l’inizio di luglio.
La particolarità è che ogni 24 ore si riforma un nuovo fiore da quello che è stato raccolto il giorno precedente e così sarà per circa 10-15 giorni.
Terminata la fioritura consiglio di lasciare seccare le piante in piedi, per ottenere i semi per la campagna successiva.
Le proprietà del fiore sono innumerevoli: ha un eccellente potere antiossidante, è ricco di carotenoidi, favorisce la digestione, aiuta ad abbassare la pressione ed i livelli di colesterolo, protegge cuore ed arterie, contiene le vitamine B1 e B2 ed aiuta la stimolazione del sistema immunitario.
I fiori raccolti vanno esposti al sole alcuni giorni, fino a completa essiccazione, dopo di che possono essere frullati per ottenere una polvere da usare in alternativa allo zafferano.
La dose di utilizzo è di circa mezzo cucchiaino da caffè per un risotto per 4 persone, per ottenere il classico colore giallo.
Quanto riportato è tratto da materiale di libera consultazione sul web, non sostituisce in nessun caso la diagnosi del medico. Intende essere solo una base per un arricchimento culturale da approfondire personalmente.