Il liquore di amarene o ratafià conosciuta anche come ratafia o ratafiat, risulta essere nato intorno al 1600 in Piemonte, nel monastero di Santa Maria della Sala, ad Andorno Micca, in provincia di Biella.; da dove poi si è diffuso sia nel paese stesso, sia in altre regioni dell’Italia centrale, in particolare in Abruzzo dove ben presto è diventato un prodotto agroalimentare tradizionale. Il liquore di amarene o ratafià è un liquore dolcissimo, succoso e fruttato preparato con amarene o visciole e vino Montepulciano d’Abruzzo o vino rosso corposo, alcool e zucchero. Il liquore di amarene o ratafià come tutte le ricette della tradizione ha diverse varianti da Nord a Sud, con ingredienti diversi a seconda delle ricette contadine che possono prevedere per esempio l’utilizzo di ciliegie nere come in Piemonte o la grappa come base di partenza. Questo apprezzato digestivo dal retrogusto fruttato e dal colore rosso-violastro, menzionato anche da Gabriele D’Annunzio, possiede un profumo unico che rimanda immediatamente ai frutti di bosco e che può essere modificato a seconda della ricetta locale utilizzata per prepararlo: in alcune zone del Lazio, per esempio, si è soliti aggiungere qualche goccia di caffè, oltre che cannella e vaniglia. Due sono le ipotesi che tentano di spiegare il nome di questo liquore: la prima, allude alla formula latina “Pax rata fiat”, ovvero “La pace è fatta” che, pronunciata dai capi militari, sanciva l’accordo di pace tra due potenze belligeranti, attraverso un brindisi a tavola con questo particolare liquore. Un’altra ipotesi è quella che richiama la formula di suggello utilizzata al termine della stipula di atti notarili o accordi commerciali, al suono di “Ut rata fiat”, cioè “ratificato”. Il liquore di amarene o ratafià è il classico liquore da degustare come fine pasto, magari insieme ai dolci.
Ingredienti liquore di amarene o ratafià
Procedimento liquore di amarene o ratafià
Lavate le amarene o le visciole, lasciatele gocciolare bene, poi tamponatele se necessario delicatamente con un canovaccio
eliminate i piccioli, non buttateli potete seccarli e fare un’ ottima tisana trovate tuttte le informazioni QUITagliate le amarene in due e privatele del nocciolo (conservate anche questi potete fare dei cuscini terapeutici o il liquore cherry). Io ho rimosso i noccioli con l’apposito attrezzinoUna volta denocciolate Mettete le amarene in un vaso capiente che abbia un coperchio, dovrà essere abbastanza grande da poter contenere tutti gli ingredienti, e aggiungete lo zuccheroAggiungete il chiodo di garofano e la stecca di cannella spezzettatamescolateaggiungete il vino Chiudete il contenitore ermeticamente lasciate fermentare per 40 giorni, tenendo il barattolo al sole durante il giorno agitate il barattolo di tanto in tanto.Trascorso il tempo di riposo, filtrate il composto Aggiungete l’alcool e versatelo in bottiglie preferibilmente sterilizzate Lasciate riposare ancora il liquore di amarene o ratafià ancora un mese, poi potete gustarlo
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