Morellino di Scansano

Sangiovese

E’ il nuovo grande rosso toscano, l’ ultimo vino storico della regione ad imporsi all’ attenzione della stampa e dei mercati internazionali, dopo che alcuni importanti imprenditori hanno impiantato nuove aziende avviando la riscoperta di queste colline come eccellente terroir. La presenza prevalente del Sangiovese potrebbe far pensare a un altro vino toscano sul tipo del Chianti, ma la viticoltura di questa regione ha sorprese infinite da un territorio ad un altro, dovute sia alle diverse condizioni climatiche e dei terreni, sia all’ apporto di uve altrettanto diverse. E’ vero che ad aiutare il Sangiovese nel Morellino interviene il Canaiolo,ma insieme troviamo Malvasia Nera,  Alicante e Ciliegiolo, uve che, sia pure in minima percentuale, riescono a conferire un carattere inconfondibile. La zona di produzione è collinare, entroterra di Grosseto, e comprende oltre a Scansano i comuni di Manciano, Campagnatico, Semproniano e Roccalbegna, in un territorio di origine vulcanica con il sottosuolo caratterizzato da un’intensa attività termale. Quasi al centro si trovano le sorgenti solforose calde di Saturnia. La terra è quindi ricchissima di sostanze preziose per lo sviluppo della vite. Il Morellino DOC normale, dopo la fermentazione in acciaio, rimane ad affinarsi per 8 mesi ancora in acciaio prima di essere messo in bottiglia. Il Riserva passa invece in barrique per un anno.
Per raggiungere la zona bisogna da Grosseto salire direttamente a Scansano e di qui percorrere il territorio toccando i vari comuni. Il maggior numero di aziende si trova a Scansano, altre sono a Magliano in Toscana e a Montemerano. Qui sono numerosi gli assaggi e le visite consigliabili del Morellino sia normale che del Riserva.
Il Morellino di Scansano è un vino rosso di tutto pasto, sia in abbinamento con carni alla griglia, come la fiorentina, sia con arrosti e formaggi mediamente stagionati. Interessanti con pesci come il baccalà e le cernie, specialmente se conditi con sughi al pomodoro. La tipologia Riserva ama le selvaggine e i formaggi stagionati. Si serve sui 16-18° di temperatura. A Pitigliano, si produce il bianco DOC denominato Bianco di Pitigliano, è un vino da tutto pasto da servire sui 10°, giallo paglierino a riflessi verdognoli, asciutto e morbido con gradazione alcolica di 11.5°, da bere nel primo anno. Sulla costa maremmana, nel territorio di Orbetello, si trova il Procanico, che è alla base dell’Elba Bianco. L’uva arricchita da Ansonica e Malvasia del Chianti, fornisce un bianco con etichetta Parrina Bianco tutelato dalla DOC di Parrina. E’ prodotto in particolare dalla Fattoria Parrina a Orbetello. Esiste inoltre una piccola ma prestigiosa produzione di Sangiovese e Ciliegiolo a Fonteblanda. Entrambe le uve sono lavorate in purezza; dalla prima nasce il Poggio Capitana, dalla seconda il Poggio Ciliegiolo.