La verza stufata con pancetta è un saporito contorno della stagione autunnale/invernale, una proposta appetitosa sana e nutriente, che apprezzeranno anche i nostri figli. Ecco cosa serve per realizzare questo appetitoso contorno.
Verza stufata con pancetta
Vediamo, passo per passo, come si prepara:
Ingredienti :
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1 kg di verza
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130 g di pancetta affumicata
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1 bicchiere di vino bianco
- 1 rametto di rosmarino
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1 spicchio di aglio
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sale q.b.
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pepe q.b.
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olio EVO q.b.
Preparazione:
Pulite la verza dalle foglie esterne più dure e tagliate le altre sottilmente.
In una padella capiente aggiungete alcuni cucchiai di olio, l’aglio schiacciato e il rametto di rosmarino.
Una volta insaporito l’olio aggiungete la verza che cuocerete a fiamma bassa per circa 30 minuti facendo attenzione a rigirarla di tanto in tanto.
Aggiungete il vino bianco, lo fate sfumare, unite la pancetta affumicata che avrete tagliato a fiammifero e lasciate cuocere per altri cinque minuti, insaporite con sale e pepe continuando la cottura per circa 10 minuti.
La verza stufata con pancetta è pronta per essere servita calda.
Buon appetito!
Informazioni
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Tempo di preparazione: 15 minuti
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Tempo di cottura: 40 minuti
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Tempo totale: 55 minuti
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Approfondimenti
Il cavolo cappuccio e il cavolo verza sono due sottospecie della ben nota Brassica oleracea L., pianta appartenente alla famiglia delle Brassicacee; in botanica, il cavolo cappuccio è noto col nome di “capitata“, mentre il cavolo verza è detto “sabauda“.
Il cavolo cappuccio ha foglie levigate e rientranti, raggiunge facilmente i 50cm di altezza e la parte edibile è costituita dal germoglio centrale che, come all’esterno, può essere di colore verde o rosso (a seconda della qualità); entrambi i tipi di cavolo cappuccio (verde o rosso) vantano le stesse caratteristiche botaniche, chimico-nutrizionali (salvo il contenuto in pigmenti) e di coltivazione.
Il cavolo verza è molto simile al precedente ma possiede foglie rugose con numerose grinze e protrusioni.
Il cavolo cappuccio e il cavolo verza possono essere classificati in base al momento di raccolta; ne esistono di precoci, estivi e tardivi, anche se, dal punto di vista dietetico, come la maggior parte delle Brassica oleracea L. (soprattutto i cavoletti di Bruxelles), costituiscono un ortaggio dal consumo tipicamente invernale.
La loro resistenza al freddo rappresenta una caratteristica fortemente “auspicabile” poiché, in presenza di basse temperature, la maggior parte delle verdure e dei frutti (apportatori di vitamina C) “dovrebbero” scarseggiare o addirittura scomparire (eccezion fatta per le patate che, dal canto loro, necessitano la cottura prolungata con abbattimento della vit. C in esse contenuta).
Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/alimentazione/cavolo-verza-cavolo-cappuccio.html