Il rosmarino – non può mancare nei secondi a base di carne

rosmarino 2

Il rosmarino è una delle più note piante aromatiche, molto conosciuta e diffusa già nell’antichità e oggi largamente utilizzata nella cucina mediterranea.

Il nome deriva dall’unione di due termini greci rops che significa arbusto e myrinos che significa odoroso.

Secondo alcuni però la sua origine potrebbe provenire dal latino, con due alternative: da “ros marinus”, rugiada marina, oppure da “rosa maris” rosa del mare perché originariamente la pianta cresceva in modo spontaneo sulle coste mediterranee.

 È un arbusto cespuglioso sempreverde dal caratteristico profumo intenso di incenso e canfora.

Un’altra leggenda narra che un arbusto di rosmarino offrì riparo alla Madonna durante la fuga in Egitto, e poiché appese alla pianta il proprio mantello, i fiorellini divennero del classico colore azzurro.

Anche Shakespeare accenna alla relazione fra il rosmarino e la memoria.

Nel dialogo tra Ofelia e Amleto scrive: “Ecco laggiù il rosmarino, la pianta del ricordo” e poi ancora “C’è il rosmarino, per la rimembranza. Ti prego, amore, ricorda”

In cucina

Il caratteristico aroma del rosmarino non può mancare nei secondi a base di carne, come gli arrosti e le grigliate: non solo sul manzo e sul maiale ma anche sull’agnello, coniglio, anatra e oca.

Tritato diventa ingrediente particolare per pane e focaccia e gustoso aromatizzante per olio e aceto. Chi in cucina vuole essere veramente originale può usarlo persino nei dessert: nelle torte, nelle confetture, candito o in aggiunta alla macedonia di frutta.

Il rosmarino è utilizzato inoltre per la preparazione di liquori e il suo fiore viene aggiunto alle insalate per dare un aroma molto particolare.