Termometro da cucina: un perfetto alleato!

Termometro da cucina

Non tutti sono a conoscenza dell’esistenza del termometro da cucina. Io stessa l’ho ignorato per anni, finché non ho letto un libro di Carlo Cracco, dal titolo Dire, fare, brasare, che tra l’altro consiglio a tutti. Il termometro da cucina, infatti, permette di regolare perfettamente la cottura dei cibi, senza che noi ce ne occupiamo. Il risultato è garantito al 100%.

Modelli in commercio

Esistono in commercio diversi modelli di termometri da cucina, da quelli più economici a quelli più costosi. Io per pochi euro (all’epoca lo pagai 13,99 euro) ho acquistato un modello della Koch e, devo dire, che mi sono trovata molto bene. A distanza di anni, lo strumento è ancora integro.

I termometri da cucina possono essere classificati in diverse categorie. Vediamo le differenze.

Nella parte rimanente dell’articolo, vi illustrerò il termometro a sonda, che è quello che ho comprato io.

Funzionamento del termometro da cucina

Vediamo ora come funziona. Il termometro a sonda è dotato di un display che permette di selezionare diverse opzioni e un ago, che va inserito al centro del cibo di cui si vuole misurare la temperatura. Il dispositivo funziona con delle pile. Le opzioni possibili vanno dalla semplice misurazione della temperatura all’impostazione della temperatura da raggiungere in base al cibo.

Generalmente questi tipi di termometro sono utilizzati per misurare la temperatura di carni, che di solito sono cotte al forno. Ad esempio, possono essere usati per misurare la temperatura di arrosti di vitello o maiale, rollè di pollo eccetera.

Normalmente, il display è lasciato fuori dal forno, mentre l’ago, dotato di un apposito filo, lungo circa 50 cm, è inserito nel cibo che va in forno. Quando il cibo da misurare raggiunge la temperatura, il termometro emette un suono continuo.

Grazie all’uso di questo strumento, non sbaglio più la cottura degli arrosti! Tutto è perfetto, proprio come l’arrosto di uno chef!

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