Cartellate baresi

Oggi vi faccio conoscere la ricetta delle cartellate che mi ha tramandato mia nonna nata a Bari nel 1913. In ogni famiglia barese ci sono delle varianti, ognuno ha i propri  gusti, io posso solo dirvi che con questa ricetta le cartellate sono davvero una favola e restano sempre croccanti fino anche a dopo l’Epifania!

Cartellate (di mia nonna)

Ingredienti:

1/2kg farina 00, 1/2kg semola, 100ml olio evo, 100ml vino bianco, 2 uova

1l. di vincotto di fichi, 1l. di olio di arachidi

In un contenitore versate la farina, la semola, le uova e olio e vino tiepidi. Impastare con un po’ di acqua tiepida fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Tirare la sfoglia molto sottile e tagliare con la classica rotella delle strisce di circa 3cm (anche 4) di diametro e lunghe circa una trentina di cm. (dipende dalla grandezza che volete fare). Unite le vs. strisce in più punti formando delle cavità, arrotolatele su se stesse a spirale.

Alla base mettete un po’ di farina per farle “scivolare” meglio. Lasciatele asciugare per circa 12 ore.

 

L’ideale sarebbe usare quei telai che usano ancora oggi a Bari vecchia ma io le faccio asciugare su una tovaglia di cotone così assorbe l’umidità. Friggere in abbondante olio di arachidi facendo attenzione a versarle prima con i fori rivolti verso l’alto,

poi girarle e scolarle con i fori rivolti verso il basso così non tratterranno molto olio.

Dopo averle fritte, preparare in una padella il vincotto di fichi, io ci aggiungo 2 cucchiai di zucchero così vengono più caramellate.

Portare ad ebollizione e a questo punto immergere le cartellate al contrario di come le avete fritte: con i fori rivolti verso il basso prima,

poi capovolgerle in modo da far entrare il vincotto nei fori

e metterle in un vassoio o in una ciotola. Ora è Natale!

(Si conservano in un luogo asciutto coperte anche solo con un foglio di carta alluminio.)

 

 

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