La nostra amica Teresa A. ci invia un altro dolce tipico siciliano e non solo (diffuso anche in Calabria) la Frutta Martorana.
Ingredienti
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500 g Mandorle
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700 g Zucchero a velo
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100 g Acqua
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50 g Glucosio
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1 Aroma alla mandorla (1 fialetta mandorla amara)
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1 bustina Vanillina
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q.b. Coloranti alimentari
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q.b. Lucido alimentare
Preparazione
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Prendere le mandorle pelarle e farle asciugare.
Macinare le mandorle a farina ed impastare con gli altri ingredienti.
Lasciare riposare l’impasto una notte avvolto nella pellicola.
Prendere le varie forme mettere un po’ di pellicola e riempire con l’impasto, dopo aver fatto le forme fare riposare ancora (sempre una notte).
Dopo dipingere come base solo giallo e fare asciugare.
Infine dipingere a piacere in base alla tipologia di stampa.
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Approfondimenti
La frutta di Martorana è un tipico dolce siciliano (la cui origine si ebbe nel palermitano), diffuso anche in Calabria. È un dolce famoso nel mondo perché la sua preparazione e confezionamento prevede, nella forma e nell’aspetto alla fine del processo di preparazione, la perfetta imitazione o riproduzione di frutta e talvolta ortaggi o pesci. Internamente è simile al marzapane ma notevolmente più dolce e saporito.
La base della sua ricetta è esclusivamente la farina di mandorle e lo zucchero. È un prodotto inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T.) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf).[1] ed è riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale siciliano.
A Reggio Calabria vengono anche detti “morticeddi” (morticelli) per via del fatto che somigliano alla frutta finta rinvenuta nelle antiche tombe, esposta al Museo Nazionale della Magna Grecia.
Veniva tradizionalmente preparata nelle celebrazioni della Festa dei Morti.
Deve il suo nome alla Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio o della Martorana, eretta nel 1143 da Giorgio d’Antiochia, ammiraglio greco-siriaco del re Normanno Ruggero II, nei pressi del vicino monastero benedettino, fondato dalla nobildonna Eloisa Martorana nel 1194, da cui prese il nome, e di quello di Santa Caterina nel centro storico di Palermo dove le suore la preparavano e la vendevano fino alla metà del 1900.
Secondo una nota tradizione, la frutta di Martorana è nata perché le monache del monastero della Martorana, per sostituire i frutti raccolti dal loro giardino ne crearono di nuovi con farina di mandorle e zucchero, per abbellire il monastero per la visita del papa dell’epoca.
Tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Martorana