I maritati sono una tipica pasta pugliese ottenuta dal connubio di due celebri formati di pasta: le orecchiette ed i maccheroncini. Questo tipo di pasta fresca è da tradizione, piatto domenicale e dei giorni di festa.
I maccheroncini, nella cultura popolare pugliese, rappresentano il simbolo della sessualità maschile mentre le orecchiette il simbolo della sessualità femminile e dunque, maritati, significa sposati. Nei pranzi nuziali salentini (in passato) questo formato di pasta era il protagonista ed era utilizzato come augurio per un matrimonio sereno e fecondo.
Come gli altri due tipi di pasta fresca, anche loro vengono preparati con un impasto a base di semola di grano duro ed acqua. Il principale utilizzo è con sughi rossi di carne con pecorino oppure con sugo di pomodoro e formaggio cacioricotta (anch’esso tipico della regione Puglia.)
Un altro buon connubio, questa pasta, lo vede unendo il sapore deciso del provolone piccante ad un sugo delicato di seppia,
320 gr di pasta fresca (maritati)
1 spicchio di aglio
olio extravergine d’oliva q.b.
sale q.b.
prezzemolo tritato q.b.
vino bianco q.b.
500 gr di seppie
600 ml di salsa di pomodoro
50 gr di provolone piccante tritato finemente
cacioricotta grattugiato q.b.
foglie di basilico per decorare il piatto
Pulite, lavate le seppie e tagliatele a listarelle. Soffrigetele in una padella antiaderente con un filo di olio extravergine d’oliva e l’aglio. Verso metà cottura eliminate lo spicchio d’aglio e bagnate le seppie con del vino bianco. Fate evaporare ed unite la salsa di pomodoro. Salate a piacere e continuate la cottura; a cottura ultimata dovranno risultare ben morbide. Infine, a fuoco spento, unite il trito di prezzemolo. Lessate i maritati in acqua salata, scolateli al dente, saltateli in padella con il sugo di seppia, unite anche il provolone piccante e proseguite la cottura dei maritati per un paio di minuti. Impiattate e cospargete con del cacioricotta grattugiato. Decorate i piatti con del basilico in foglie e servite.
