Colli Piacentini Gutturnio

La Denominazione di Origine Colli Piacentini Gutturnio comprende vari tipi di vini, tutti derivanti dal Barbera e dalla Croatina. La zona di origine è nella provincia di Piacenza. Accanto al Gutturnio normale si può ottenere il Classico, che si differenzia dal primo per la zona di origine, più ristretta e limitata a Ziano Piacentino. La gradazione alcolica è di 12°. Più strutturati e corposi il Superiore e il Riserva, il primo immesso al consumo dopo il 1° settembre dell’anno successivo alla vendemmia, ha una gradazione minima di 12°; il secondo, disponibile dopo un invecchiamento di due anni (di cui tre mesi in contenitori di legno), ha un minimo di 12,5°. Il nome di questo vino si rifà al Gutturnium, un boccale d’argento di epoca romana alla quale attingevano per l’ultimo sorso i commensali prima di accomiatarsi. Il colore è rosso granato molto pieno, il profumo ampio, complesso e fruttato, con spiccati sentori di frutti rossi e violetta, nitidi sentori speziati di cannella e vaniglia con l’affinamento. Il sapore secco, pieno, con netta persistenza aromatica, la gradazione va da 12° minimo e di 12,5° minimo il Riserva, l’invecchiamento fino a 5-10 anni. Esiste anche una versione Frizzante, caratteristico per la sua spuma briosa e per il suo profumo vivace, è ideale, fresco di cantina, sui 14-16°, con cibi tipici della regione: coppa, salame crudo, bolliti misti, coniglio e altri carni bianche in tegame con salse leggere. Il Gutturnio tranquillo, tanto più il Riserva o Superiore, è austero e, se ben conservato, può invecchiare sette od otto anni. Va servito a temperatura ambiente con arrosti rossi, brasati, selvaggina in salmì, formaggi a pasta dura, piuttosto piccanti. Nell’ambito della DOC Colli Piacentini merita una segnalazione il Vin Santo di Vigoleno, prodotto sulle colline di Vernasca, di Valle dell’Ongina e quella dello Stirone, con uve appassite fino al 1à dicembre dell’anno di vendemmia. Gradazione minima 18° e invecchiamento minimo di cinque anni.