Salame dolce, ricetta di Nonna Papera

Il salame dolce di Nonna Papera, chiamato nel ricettario con il nome di “salame Vichingo” è un classico dolce che sicuramente, noi bambini degli anni Settanta, abbiamo mangiato tante volte per merenda, quando ancora il Mulino Bianco faceva pensare soprattutto agli infausti combattimenti di Don Chisciotte e non alle merendine confezionate che adesso fanno bella mostra di sè in tutti i supermercati e in tutte le cartelle dei nostri ragazzi.

Esistono innumerevoli versioni di questo dolce, anche perchè ad essere sinceri non serve una rigorosa proporzione degli ingredienti; spesso infatti il salame dolce veniva preparato per riciclare le briciole di biscotti che rimanevano in fondo alla biscottiera. Questa versione che vi propongo, e alla quale io rimango fedele oramai da quarant’anni, è la versione del salame dolce di Nonna Papera: i fortunati che sono ancora in possesso del prezioso cimelio cartaceo la troveranno alla pagina 104 del ricettario.

Salame dolce o salame Vichingo

INGREDIENTI

PROCEDIMENTO

Fare sciogliere il burro a bagnomaria e lasciarlo intiepidire. Frantumare i biscotti a pezzetti piccolissimi. In una ciotola sbattere insieme i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una bella crema spumosa. Aggiungere alla crema il burro, il cacao e il curacao (o il decaffeinato), quindi mescolare con grande cura fino ad amalgamare il tutto; aggiungere i biscotti tritati. Mescolare il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo e versare il tutto in un foglio di carta d’alluminio; in realtà la ricetta originale parlerebbe di “carta oleata” ma oggigiorno la si reperisce con maggiore difficoltà quindi l’alluminio andrà benissimo. Dare al composto la forma di un salame e chiuderlo alle estremità. Metterlo in frigorifero per qualche ora e toglierlo solo quando sarà indurito; prima di servirlo a fette, per dare l’idea del “salame” rotolarlo nello zucchero a velo e legarlo con lo spago.

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