Oggi…Torta salata e non una torta salata qualunque ma lo strudel di scalora,una verdura che ben si sposa con molte preparazioni salate.
Chi pensa che la scalora sia una di quelle verdure da mangiare la sera, bollita con un filo d’olio avrà modo di cambiare idea!
Ingredienti
per 8 persone
Per la pasta:
150 g di farina bianca più un po’ per il canovaccio;
50 g di burro;
100 g di acqua;
1 uovo;
sale.
Per farcire:
300 g di scalora;
200 g di stracchino;
100 g di formaggio di capra;
100 g di fave fresche sbollentate;
3 uova intere;
3 albumi;
100 g di yogurt;
timo;
olio evo;
sale e pepe q.b.
Preparazione
Preparare la pasta, fate la classica fontana con la farina, mettete al centro l’uovo, il sale e sbattete leggermente, fate ammorbidire il burro e cominciate ad impastare aggiungendo l’acqua piano piano, avendo cura di fare ben assorbire, l’acqua, prima di continuare ad aggiungere.
Quando il panetto risulterà omogeneo ed elastico spennellatelo con un po’ di burro fuso; fatelo riposare avvolto in un canovaccio posto sotto una pentola calda.
Preparate la farcia; lavate la scalora, sminuzzatela e saltatela in padella con olio, sale, il timo e le fave.
Stendete la pasta su un canovaccio infarinato premendola con i polpastrelli, poi tiratela allo spessore minimo possibile con il matterello.
Infilate le mani sotto la sfoglia con il dorso della mano verso l’alto e curvandole, tiratela finché sarà quasi trasparente: qualche piccolo buco non pregiudicherà la riuscita e il risultato…garantito!
Cospargete la pasta con la scalora e le fave, aggiungete le uova strapazzate, lo stracchino e il formaggio di capra a ciuffi.
Adesso aiutandovi con il canovaccio, arrotolate la pasta, quindi trasferite il rotolo sulla placca foderata di carta forno, girandolo in una chiocciola stretta.
Passate in forno a 180°C per circa 40 minuti, a metà cottura pennellate lo strudel con un’emulsione di olio e acqua fredda.
Sfornate lo strudel, disponetelo su di un piatto di portata e servite.
Per la presentazione ho approfittato dei bellissimi fiori di malva che ho trovato in giardino!
Alla prossima,
Silvana.