Sassi d’Abruzzo

Sassi d’Abruzzo
 
Sant’Egidio alla Vibrata, 1900.
 
Villa Marchesa, una piccola frazione della cittadina di Sant’Egidio si stava preparando al Natale. Le donne nelle proprie case erano tutte indaffarate nei preparativi per il pranzo, dagli antipasti al dolce, tutto doveva essere perfetto.
 
Giorni prima, infatti, erano stilati dei veri e propri menù cui ispirarsi in maniera categorica. In una famiglia in particolare, il fermento dei preparativi era più sollecitato dal fatto che in quell’occasione e per quell’anno, insieme al parroco della cittadina, avrebbe ospitato una famiglia povera della zona.
 
Il pranzo era andato benissimo, la tensione iniziale che sembrava permeare su tutti i commensali era scemata man mano e tutto era stato molto piacevole, dal cibo alla compagnia, l’atmosfera che la casa addobbata e colorata contribuiva a creare era magica e unica.
 
Al momento in cui fu servito il dolce, la padrona di casa, si accorse che la famiglia da loro ospitata teneva tra le mani un sacchetto di stoffa chiuso con un laccetto rosso: “Signora, questo piccolo dono è per voi, lo abbiamo preparato noi sperando che possa piacere a tutti.” Disse la poverella.
 
La Signora aprì il sacchetto e scoperto il suo interno, versò in un piatto il contenuto, tutti furono incuriositi da quei piccoli sassolini scuri, sembravano sassi e spiegarono: “Queste sono mandorle ricoperte di zucchero, crescono nel nostro grande albero, l’unico che è sempre pieno di frutti ma purtroppo amari.”
 
I commensali assaggiarono per la prima volta i Sassi d’Abruzzo tra lo scettico e la curiosità e lo stupore dipinse i loro volti erano così buone che una tirava l’altra.
 
E così, dal lontano 1900 a oggi i Sassi d’Abruzzo sono divenuti storia passando poi in mano alle aziende che anni dopo, hanno replicato quest’usanza con le mandorle che nei confettifici non potevano essere utilizzate poiché spezzate.
 
Cosa aspettiamo? Accendiamo i fuochi, si parte!
 
Seguitemi per restare sempre aggiornati su Facebook e Instagram!

Sassi d'Abruzzo

Video ricetta del giorno

  • DifficoltàMedia
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione5 Minuti
  • Tempo di riposo30 Minuti
  • Tempo di cottura10 Minuti
  • Porzioni450gr.
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaRegionale Italiana

Ingredienti

  • 300 gmandorle (intere con la buccia)
  • 300 gzucchero (semolato)
  • 60 gacqua
  • 20 gcacao amaro in polvere
  • 20 gzucchero a velo
  • 1 cucchiainocannella in polvere
  • 1/2 cucchiainonoce moscata

Procedimento

  1. Per iniziare la ricetta dei Sassi d’Abruzzo bianchi, tostare 150gr. mandorle senza sbucciarle in una padella o in forno a 200°C per 3 minuti.

    In una padella antiaderente, versare 150gr.  zucchero semolato, 20gr. zucchero a velo, 30gr. acqua, mezzo cucchiaino di cannella e un pizzico di noce moscata.

  2. Sassi d'Abruzzo

    Portare sul fuoco a fiamma media e quando sarà completamente sciolto e amalgamato, versare al suo interno le mandorle tostate.

    Mescolare accuratamente e continuamente con una spatola affinché lo zucchero si rapprenda completamente sino alla formatura della “sabbia” a questo punto, lasciar cuocere ancora qualche minuto, lo zucchero tenderà nuovamente a sciogliersi e ad attaccarsi definitivamente alle mandorle.

    Togliere dal fuoco, versare velocemente su carta forno e con un cucchiaio separarle mentre sono ancora calde.

  3. Sassi d'Abruzzo

    Per i Sassi d’Abruzzo scuri (classici), tostare 150gr. mandorle intere non sbucciate(come sopra). In un’altra padella antiaderente, versare 150gr. zucchero semolato, 20 gr. cacao amaro in polvere, 30gr. acqua, mezzo cucchiaino di cannella, un pizzico di noce moscata.

    Ripetere il procedimento di cottura, come per i Sassi d’Abruzzo bianchi.

  4. Quando saranno completamente freddi, si potrà scegliere se lasciarli così oppure, passarli nello zucchero a velo per i bianchi e nel cacao amaro per quelli scuri.

    Conservare in luogo fresco e asciutto chiusi in un barattolo di vetro, anche un mese.

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Hai voglia di aiutarmi a migliorare la ricetta, rispondendo a qualche domanda? Grazie!

* Domanda obbligatoria

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.