In Italia ci sono più risi che campanili, e quando ne dovevo scegliere uno ero sempre un po’ titubante. Oggi, però, saranno forse le migliaia di giornate passate in cucina ☺ sono riuscita a mettere alcuni punti fissi che voglio condividere con voi.
1. Ci sono mille casi in cui vedo mille motivazioni per scegliere la strada più corta e (possibilmente) in discesa: vista la frenesia nella quale viviamo, usare gli spinaci già lavati o i piselli surgelati mi pare il minimo sindacale. I prodotti freschi rimangono più buoni, ricchi di nutrienti e saporiti, ma trovo che queste siano alternative più che accettabili. Il discorso cambia per i risi precotti, perché qua è proprio questione di consistenza e di gusto: tutto diverso. Se non siete proprio di corsa, suggerirei di evitarli.
2. Il Carnaroli: con i suoi chicchi grossi e saporiti, un profumo che arriva fino nelle altre stanze della casa, il Carnaroli è una delle meraviglie del nostro paese, ed è perfetto per i risotti e le insalate.
3. Il Basmati, il riso a chicchi lunghi e sottili, tipico dei paesi orientali, è ideale fare il riso pilaf, una ricetta di origine turca che ha conquistato non solo India e l’area himalayana, ma anche tutto il Mediterraneo. Prima lo si tosta con cipolla, burro e aromi, quindi si copre il tutto di brodo e con un coperchio, poi si attende: 20 minuti e il riso sarà pronto per accompagnare i vostri secondi, come sostituto di pane e pasta. Io lo servo con l’arrosto, imbibito di sughetto è una vera delizia!
4. Il Vialone nano, invece, grazie ai suoi chicchi più tondeggianti, tiene meglio la forma e si rivela quindi il riso migliore per polpette, crocchette, timballi, arancini e chi più ne ha più ne metta…
5. Il Venere richiede una cottura davvero lunga ma, se avete in programma una cena romantica o volete fare colpo sui vostri ospiti, è un vero asso nella manica: abbinato a pesce, gamberi e verdure colorate lascia tutti a bocca aperta.
Che riso è tipico del vostro territorio? Quali sono i piatti tipici nei quali lo utilizzate?