L’orata al cartoccio, un piatto semplice da preparare

Tanti di voi mi scrivono di non cucinare il pesce perché hanno paura di non essere sicuri di avere una buona materia prima, o perché al contrario temono di rovinarlo. Per la prima questione, potete fare ben poco: cercatevi un pescivendolo di fiducia dove acquistare prodotti freschi e sicuri. E poi tenete conto che riconoscere un prodotto fresco non è difficile: consistenza turgida, occhio lucido e colore rosa delle branchie. Quindi attenzione!

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Per la seconda questione vi do un consiglio: nel dubbio scegliete la semplicità. Non è detto che chi non sa come trattate un’orata, un branzino o un rombo debba affidarsi solo a prodotti già pronti magari congelati. In questo post vi suggerisco un modo di cottura facilissimo per portare in tavola piatti garantiti: la cottura al cartoccio.

È molto semplice da realizzare e consente di unire i vantaggi della cottura al forno con quelli della cottura al vapore che è molto delicata: mantiene tutte le proprietà nutritive dell’alimento e i suoi succhi che grazie all’involucro non evaporano e non si disperdono. Proprio per questo si può considerare una cottura light: non c’è bisogno di insaporire con eccessivi condimenti, per ottenere un ottimo risultato basterà qualche aroma e qualche ingrediente semplice. L’alimento, in questo caso il pesce, si mette ancora crudo (pulito ed eviscerato) nell’involucro, un filo d’olio, qualche erba aromatica a piacere, cottura in forno e poi direttamente nel piatto con tanto di cartoccio, così avrete anche l’effetto sorpresa!

I materiali per il cartoccio poi sono facilmente reperibili, basta un po’ di carta forno e il gioco è fatto..se volete un risultato magari più scenografico potete esagerare procurandovi un po’ di spago. Tutto qui. Se invece non volete buttare via nulla, nemmeno l’involucro, potete usare un cartoccio vegetale, come ad esempio una foglia di cavolo.
L’unica accortezza che dovete avere è quella di realizzare un cartoccio che contenga perfettamente l’alimento, in modo da sigillarlo per bene ed evitare la fuoriuscita dei liquidi.
Ed ecco qua..l’orata al cartoccio è servita http://ricette.giallozafferano.it/Orata-al-cartoccio.html

Pubblicato da Sonia Peronaci

Innamorata della cucina in tutte le sue forme, ho fatto di questa passione un lavoro creando GialloZafferano, ho condotto una trasmissione su Fox-Life e ogni tanto mi diverto a pubblicare dei libri di cucina. Nella mia vita, 3 figlie, un compagno, 2 simpaticissimi e rumorosissimi pincher, oltre a una ventina di ragazzi in redazione a Giallozafferano.

33 Risposte a “L’orata al cartoccio, un piatto semplice da preparare”

  1. Marina Renieri,non usare l’alluminio con il calore sprigiona nichel,dannoso al nostro organismo,meglio la cartaforno!

  2. L’unica vera difficoltà della cottura del pesce è azzeccare il tempo: si rischia di cuocerlo troppo (e allora diventa duro e stopposo) o troppo poco (e allora fa un po’ schifino). Anch’io mi sono data alla cottura al cartoccio, così anche se lo cuoci un po’ troppo, almeno resta morbido.
    Se qualcuno potesse darmi dei suggerimenti del tipo “tot chili tot minuti” gliene sarei grata

  3. A me piace molto Andrea, è un piatto semplice ma molto appetitoso e accompagnata con le patate al forno è davvero troppo buona! 😀

  4. Marina è meglio usare la carta forno! Ti sconsiglio di usare la carta stagnola per la cottura al cartoccio perchè durante la cottura potrebbe rilasciare sostanze dannose al nostro organismo 🙂

  5. Marina per questa orata da 900 gr ho cotto in forno ventilato a 180° per 40 minuti, purtroppo però ogni forno è diverso ed è più o meno potente quindi è impossibile dare indicazioni valide in ogni caso 🙂

  6. Quando gli ingredienti sono freschi e di ottima qualità i nostri piatti non possono che venire bene, una vera fortuna Assunta 🙂

  7. non è affatto difficile cucinare il pesce!!!!! Anzi, la carne è più complicata; il fatto è che molto spesso il pesce non piace a molti e quindi immagino ad esempio aprire le acciughe fresche per farle fritte !!!! Tempo fa al banco una signora fa : ” C’è un pesce che non sappia di pesce ?” Il pescivendolo risponde : ” I bastoncini…..surgelati!!! “

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