Stasera a cena: LA FOCACCIA DI RECCO!

Stasera ho deciso di cimentarmi in questa impresa per la prima volta e ho avuto la solita fortuna del principiante! WOW! A dire la verità, un grosso aiuto l’ho avuto dalla ricetta e dalle indicazioni di Alda Muratore a cui mi sono ispirata, Alda era una persona meravigliosa nonché eccellente nell’arte culinaria e che purtroppo non c’è più…ogni volta mi scendono le lacrime e chi come me l’ha conosciuta anche solo tramite web mi capisce sicuramente.

Beh, veniamo alla ricetta, devo dire che sono stata fortunata ad aver trovato il formaggio tipico per questa focaccia, la prescinsêua o cagliata o genovese (per maggiori informazioni su questo formaggio tipico vi metto il link http://it.wikipedia.org/wiki/Prescins%C3%AAua ), non è molto facile trovarlo, io abito al confine tra Toscana e Liguria per cui sono stata facilitata anche se fino a qualche tempo fa nemmeno io riuscivo a trovarlo (si può anche fare in casa ma io non ho ancora provato, l’unico formaggio che ho provato a fare è il Raveggiolo :-)), in caso non lo si trovasse si può usare tranquillamente dello stracchino o della crescenza, addirittura Alda dice che ha provato anche con la robiola, io però preferisco i classici prescinsêua, stracchino o crescenza:

FOCACCIA DI RECCO

Ingredienti per focaccia con diametro 28 cm:

150 gr. di farina

1 cucchiaio di olio

prescinsêua oppure stracchino oppure crescenza abbastanza morbidi, in ogni caso abbondanti

sale

acqua q.b.

 

Esecuzione:

si impasta la farina con l’acqua, l’olio e il sale (io ho usato, al solito, la planetaria…sono pigra… 🙂 ) fino ad ottenere una pasta elastica e lavorabile, dice Alda che deve essere somigliante alla pasta da strudel.

Più o meno così dovrebbe essere, se ci si riesce anche un pochino più sottile...

Si divide in due parti il panetto, se ne stende una metà sottile sottile, diametro 28 cm, e la si pone in una teglia unta d’olio, si dispone sopra il formaggio cercando di stenderlo un po’. A questo punto si stende, sempre molto sottile, l’altra metà del panetto iniziale e la si pone sopra il formaggio a mo’ di copertura, si cerca di distribuire meglio il formaggio schiacciando con le mani. Si sigillano i bordi formando un cordoncino. Si unge la superficie della focaccia, vi si praticano dei tagli trasversali per evitare che gonfi in cottura e si inforna a forno caldo a 220° C per 20 minuti circa, si deve controllare che non diventi troppo brunita e croccante, almeno a noi piace più sul morbido al centro, una caratteristica è quella per cui a fine cottura si avrà il formaggio che fuoriesce dai tagli e che non deve essere brunito ma bianco. Ho usato il ventilato tanto la focaccia di Recco non deve lievitare. Dopo pochi minuti da quando la si è infornata si noterà che comincia a gonfiare nel centro, è il momento di aprire il forno e praticare ancora altri tagli in modo che si abbassi altrimenti, dice Alda, il formaggio si allontanerà dalla parte rigonfia che finirà per seccarsi troppo.

Sono molto soddisfatta perché il sapore e la consistenza si avvicinano molto a quelli della focaccia originale, unico appunto: avrei dovuto lasciarla un po’ meno in forno.

Buon appetito!

8 Risposte a “Stasera a cena: LA FOCACCIA DI RECCO!”

    1. Buongiorno carissima!
      Si Alda era una persona veramente eccezionale, io purtroppo ho avuto occasione di conoscerla solo sul web, prima sul forum di Cucinait (ho cominciato a frequentarlo dal 2004/2005, è un forum molto bello e istruttivo per quanto riguarda la cucina, con gente disponibile ad elargire consigli e ricette) e poi su Altrotempo.net al quale sono molto affezionata, lì mi sento, come dire, a casa mia insieme a persone meravigliose, alcune di queste ho avuto l’opportunità di conoscerle anche personalmente.
      Buona giornata amche a te.
      Un bacio.

    1. Ciao!
      Grazie mille! Era molto buona in effetti…non ci speravo nemmeno! 🙂
      Anch’io mi sono unita ai tuoi sostenitori, mi piace il tuo blog ed è nato poco prima del mio, sono, come dire, coetanei eh eh eh! 🙂

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