L’Amatriciana

  • Preparazione: 10 Minuti
  • Cottura: 25 Minuti
  • Difficoltà: Bassa
  • Porzioni: 4 persone
  • Costo: Molto economico

Ingredienti

  • 400 g Rigoloni ((O bucatini))
  • 250 g Guanciale
  • 100 g Pecorino
  • 400 g Pomodoro san Marzano
  • Olio extravergine d'oliva
  • 40 ml Vino bianco secco
  • Sale
  • 1 Peperoncino (Pochissimo)

Preparazione

  1. In una padella antiaderente fate rosolare il guanciale tagliato  a striscioline, quando sarà rosolato e sfumato con il vino bianco toglietelo dalla padella e mettetelo da parte.

    Nella stessa padella unite l’olio d’oliva e il peperoncino piccolo, rosolate il tutto a fiamma vivace per qualche minuto unite il pomodoro fatelo cuocere per una ventina di minuti aggiustando di sale.

    Togliete il peperoncino e unite il guanciale fate cuocere il tutto per altri 10 minuti cosi  la salsa  addensera’ .

    Cuocete in abbondante acqua salata la pasta scolatela al dente mettetela in padella con il condimento e saltatela per qualche minuto impiattate e spolverate una manciata generosa di pecorino grattugiato.

Curiosita'

L’amatriciana ha origine da una ricetta chiamata gricia. I Grici erano ciò che i romani – moderni abitanti di Roma, non gli antichi – chiamavano i venditori di pane e di generi alimentari . Erano così chiamati che un certo numero di loro emigrò dal cantone svizzero dei Grigioni.  Secondo un’altra ipotesi, il nome deriva dalla frazione di Grisciano, nel comune di Accumoli, nei pressi di Amatrice. Il sugo – oggi chiamato anche Amatriciana bianca – era (ed è tuttora) preparato con guanciale (guanciale di maiale stagionato) e pecorino grattugiato. Ad un certo punto, un po ‘di olio d’oliva è stato aggiunto alla ricetta. Negli anni ’60, la salsa Amatriciana era ancora preparata in questo modo nella stessa Amatrice.

L’invenzione delle prime salse di pomodoro (e la probabile data più recente per l’introduzione del pomodoro nella gricia, creando l’Amatriciana) risale alla fine del XVIII secolo. Il primo disco scritto di pasta con salsa di pomodoro si trova nel libro di cucina L’Apicio Moderno del 1790 dello chef romano Francesco Leonardi. [5]

 

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