Eccomi qua, con belle novità per voi!
Da un po’ di tempo, ho scoperto di preferire la cucina vegetariana e, di conseguenza se posso, e senza essere poco educata se invitata a cena, preferisco non assumere carne, salumi e derivati; ho eliminato (per problematiche legate alla salute) anche il latte vaccino. Il burro lo uso, ma raramente e in piccole dosi, preferendo così olio di oliva a crudo o di semi (pressati a freddo e bio) per le mie ricette.
Il latte, per me, ora é la bevanda vegetale di mandorla fatta col mio estrattore di succo, senza zuccheri aggiunti. Ho scoperto che con un accessorio che comunemente usavo per il latte vaccino, é possibile montarlo e fa anche una buonissima schiuma: questo mi permette di prenderlo caldo e di poter gustare un buonissimo (e sano) cappuccino.
L’unico “problema” per me, era lo spreco: producendo il latte di mandorla ogni due giorni, mi avanzava quella che in gergo si chiama okara (con 125 grammi di mandorle ottengo quasi un litro di latte e 80 grammi di scarto-okara).
Buttare il residuo dell’estrazione mi dispiaceva molto, ma le ricette che riuscivo a reperire online, non erano assolutamente gradite dai miei figli.
Cosa fare? Dopo numerosi esperimenti, ho finalmente dato la luce ad una ricetta meravigliosa e gradita da tutti i componenti della famiglia (oltre che dai compagni di mia figlia decenne)
Ecco a voi i miei biscotti!
Protagonista: Kiki
Ingredienti:
100 grammi di farina di tipo 2 biologica
50 grammi di cocco disidratato bio
80 grammi di okara di mandorle *
20 grammi di farina di mandorle
60 grammi di zucchero integrale tipo mascobado
30 grammi di cioccolato fondente in gocce o in scaglie
1 cucchiaino di cremor tartaro o lievito
Impastare tutti gli ingredienti nella ciotola della Kiki a velocità 2 con il gancio a farfalla.
Formare delle palline con le mani (l’impasto e’ un po’ appiccicoso) e adagiarle sulla carta forno; appiattire le palline
Infornare a 180 gradi ventilato per 10 minuti, poi 150 gradi per altri 5/10 minuti.
Sono comunque pronte quando la superficie sarà bella dorata. L’interno rimarrà un po’ morbido.
I miei bambini le adorano. Solitamente non superano la giornata di preparazione, ma se le voleste conservare, tenetele coperte con un asciughino pulito, avvolte in un tovagliolo, o, se la possedete, all’interno di una campana di vetro.
Buon appetito!
* se vi avanzano 100 grammi di okara potete mettere solo okara, senza la farina di mandorl