Zuppa di cavolo nero

Il cavolo nero, in Toscana, è una verdura che adoperiamo parecchio per le zuppe, spesso accompagnato da fagioli come nella famosa Ribollita. La zuppa di cavolo nero che oggi voglio proporvi non contiene, invece, i fagioli, ma la pancetta, il formaggio e i crostoni di pane.

Il cavolo nero è una di quelle verdure invernali che è bene acquistare dopo le prime gelate perché il freddo rende le foglie più tenere.

E’ ricco di vitamina C, è poco calorico ed è importante nella prevenzione di diverse forme tumorali. Tutti validi motivi per inserirlo nella nostra dieta invernale.

Zuppa di cavolo nero
Zuppa di cavolo nero

Ingredienti per 4 persone

  • 500 gr. di cavolo nero
  • 1/2 cipolla rossa
  • 80 gr. di pancetta affumicata
  • brodo vegetale
  • olio evo
  • sale e pepe
  • 8 fette di pane scuro casereccio
  • 100 gr. di formaggio asiago

Preparazione

Versiamo l’olio in un tegame e rosoliamo la cipolla tritata finemente. Dopodiché aggiungiamo la pancetta tagliata a pezzetti. Rosoliamo anche questa qualche minuto e poi rovesciamoci i cavoli neri lavati e tagliati grossolanamente e un pizzico di sale. Rigiriamo con un mestolo e copriamo con brodo vegetale. Mettiamo il coperchio; abbassiamo la fiamma e lasciamo sobbollire piano per un po’ più di un’ora. Nel caso la zuppa si asciugasse troppo versiamo ancora brodo. Alla fine aggiustiamo di sale e pepe.

Nel frattempo abbrustoliamo le fette di pane.

Poniamo sul fondo di ogni terrina o pirofila che possa andare in forno 2 fette di pane. Ricopriamo con l’asiago tagliato a lamelle e irroriamo con la zuppa di cavolo nero. Ancora qualche pezzetto di formaggio, un giro d’olio e inforniamo a 180° per circa 10 minuti, il tempo che il formaggio si fonda.

A questo punto tiriamo fuori dal forno e lasciamo riposare qualche minuto in modo da far leggermente intiepidire la zuppa. Poi una spolverata di pepe macinato al momento e portiamo in tavola.

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Pubblicato da francescapassionecucina

Sono nata a Roma il 5 gennaio 1956, ma mi considero Toscana e più precisamente della Versilia dove ho vissuto la maggior parte della mia vita e dove sono tornata a vivere definitivamente. L'influenza di questa terra, sia dell'alta Toscana che della Liguria è ben presente nella mia cucina.