Orate all’acqua pazza

Avrete sicuramente sentito parlare di questo modo di cucinare il pesce. Io ho fatto le orate all’acqua pazza, ma qualsiasi pesce intero, di media pezzatura, si presta ad essere cucinato con questa tecnica.

La ricetta trae origine dalla preparazione utilizzata una volta dai pescatori che, non potendosi permettere il sale che aveva un costo alto , “da pazzi”, usavano l’acqua del mare per cuocere il pesce e insaporirlo.

E’ una ricetta estremamente facile che vi stupirà per la sua bontà. Il pesce risulterà morbidissimo, umido e molto saporito. Abbondate col pane in tavola perché sarà difficile resistere alla scarpetta.

Potremmo cucinare dei filetti di pesce, anziché il pesce intero, ma, in realtà, risulterebbero più asciutti e stopposi, mentre la prerogativa di questo piatto è proprio la morbidezza e l’umidità che, solo il pesce intero, garantisce.

Orate all’acqua pazza
Orate all’acqua pazza

Ingredienti per 4 persone

  • 4 orate monodose da circa 300 gr. cad.
  • 2 spicchi d’aglio
  • prezzemolo
  • 600 gr. pomodorini pachino
  • 2 peperoncini
  • sale e pepe
  • olio evo
  • vino bianco

Preparazione

Una volta pulito il pesce dalle interiora e squamato, togliamo le branchie e tagliamo con le forbici le pinne laterali, ventrali e la pinna dorsale.

Prendiamo una grossa teglia o un tegame che possa contenere le 4 orate e versiamo un po’ d’olio evo. Poniamo sul fuoco e rosoliamo, non più di un minuto, un abbondante trito di aglio e prezzemolo e i peperoncini tagliati a pezzetti.

Aggiungiamo dunque i pomodorini spaccati in due. Saliamo, pepiamo e lasciamo cuocere qualche minuto,10 minuti al massimo.

A questo punto disponiamo sopra ai pomodorini le 4 orate. Un pizzico di sale e di pepe. Bagniamo con un bicchiere di vino bianco. Copriamo con un coperchio; abbassiamo la fiamma al minimo e lasciamo cuocere 15/20 minuti.

Il pesce è adesso pronto. Spegniamo; togliamo il coperchio e portiamo in tavola, cospargendo con prezzemolo fresco tritato.

Pulite il pesce e sfilettatelo. Disponete su ogni piatto i filetti di orata e abbondanti pomodorini col loro sughino.

 

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Pubblicato da francescapassionecucina

Sono nata a Roma il 5 gennaio 1956, ma mi considero Toscana e più precisamente della Versilia dove ho vissuto la maggior parte della mia vita e dove sono tornata a vivere definitivamente. L'influenza di questa terra, sia dell'alta Toscana che della Liguria è ben presente nella mia cucina.