la pastiera napoletana, la storia e la ricetta… dunque in realtà più che di storia si dovrebbe parlare delle leggende che ruotano attorno a questo dolce tipico della ricorrenza pasquale a Napoli e in Campania. e di leggende se ne conoscono parecchie, ma la più rinomata è quella che lega la pastiera a un personaggio mitico del pantheon partenopeo, le sirena Partenope. Ecco inizieremo da questo a raccontare della pastiera napoletana.
La pastiera napoletana: storia e ricetta
Allora, si dice che fu proprio la sirena Partenope a inventare questo dolce, unendo tutti i doni ricevuti dalle mogli dei pescatori dell’antica città di Neapolis, vale a dire il grano le uova la ricotta le spezie e il profumo dei fiori di arancio. che volevano in questo modo ringraziarla per la protezione ricevuta. Si tratta di una leggenda molto affascinante che riflette le radici antichissime di questo dolce, che risale alle feste pagane dedicate alla Primavera e al culto della dea Cerere, festività che si celebravano a tavola mediante la realizzazione di dolci a base di grano miele e ricotta.
Questa ricetta poi fu ripresa nel corso del tempo e perfezionata con l’avvento del cristianesimo in uno dei conventi di cui è ricca la città di Napoli, quello della chiesa di Santa Patrizia. la ricetta restò a lungo segreta, ma è attestata la presenza della pastiera sulla tavola dei napoletani almeno a partire dal ‘600 periodo in cui i nobili campani cominciarono a richiederla alle suore del convento di San Gregorio Armeno, per assaporarla appunto in occasione della Pasqua.
esiste anche un’altra leggenda che lega la pastiera a una regina di Napoli, la moglie di Ferdinando II di Borbone di origine austriaca: si dice che questa regina avesse la fama di non sorridere spesso, ma una volta assaggiata la pastiera, dietro insistenze del marito, le sfuggì un sorriso in pubblico per giunta. a quel punto il marito, scherzosamente sottolineava che doveva passare un altro anno prima di rivedere la regina sorridere.
La pastiera dunque è il dolce tipico del periodo pasquale, in quanto simbolo di rinascita e della primavera e tradizionalmente si prepara di giovedì santo, ma si può consumare anche durante le feste natalizie. Secondo la ricetta classica, per realizzarla occorre preparare un guscio di pasta frolla che poi sarà riempito con una crema a base di grano ricotta frutta candita e aromi di fiori d’arancio.
esistono anche altre varianti della pastiera, stesso nella regione Campania. ad esempio nel Salernitano esiste la pastiera di riso, mentre a Caserta non è previsto l’utilizzo della ricotta. esiste perfino la versione della pastiera con crema pasticcera, ma se siete amanti della tradizione, ecco la vera ricetta originale della pastiera napoletana. buon appetito!