Pasta fave e pecorino

Tradizioni rivisitate

La pasta fave e pecorino, con aggiunta di guanciale, è un modo nuovo e gustoso di rispettare le nostre tradizioni laziali per la giornata del 1 maggio, la Festa dei Lavoratori.
Normalmente facciamo una gita fuori porta, un picnic, dove non manca mai il sapore del pecorino romano e delle fave fresche, tipiche di questo periodo.
Questo è un modo diverso, ancora più gustoso a mio parere, per rispettare quella tradizione e farla apprezzare anche ai più piccoli di casa.

Pasta fave e pecorino

Video ricetta del giorno

  • DifficoltàBassa
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di cottura20 Minuti
  • Porzioni4
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 400 gPasta (io ho scelto i rigatoni ma si sposa bene anche con la pasta lunga se volete)
  • 200 gFave fresche (peso senza il baccello)
  • 150 gGuanciale (o pancetta se preferite)
  • q.b.Olio extravergine d’oliva
  • q.b.Sale fino (io uso quello integrale)
  • q.b.Pepe nero (io lo preferisco appena macinato)
  • 1/2 bicchiereVino rosso
  • q.b.Pecorino romano (stagionato da grattuggiare)

Strumenti

  • 1 Padella (antiaderente)
  • 1 Pentola per la pasta
  • 1 Ciotola o un piatto fondo

Preparazione delle fave

  1. Fave

    Mettiamo sul fuoco la pentola per la pasta, con acqua non salata, e portiamo ad ebollizione.

    Non appena arriva al bollore, immergiamo le fave sbucciate e cuociamole 3 minuti, questo passaggio serve ad ammorbidirle per sbucciarle con più facilità e a renderle della giusta consistenza per unirsi al condimento.

    Passati i 3 minuti, scoliamole con una schiumarola in modo di poter mantenere l’acqua di cottura che utilizzeremo poi per la pasta.

    Mettiamo le fave in una ciotola con acqua fredda. Non appena si saranno abbastanza intiepidite, priviamole della loro pellicina e mettiamole da parte.

Pensiamo alla pasta

  1. Saliamo l’acqua della pasta e riportiamola a bollore.

    Tuffiamo la pasta nell’acqua bollente e portiamola a cottura. La mia impiega circa 14 minuti per una cottura al dente.

Ora il resto del condimento

  1. Pasta fave e pecorino

    Nel frattempo, poniamo sul fuoco una capiente padella antiaderente e mettiamo a cuocere il guanciale tagliato a listarelle o dadini, come preferite. Se utilizziamo la pancetta aggiungiamo sul fondo un filo di olio, per il guanciale non è necessario.

    A rosolatura quasi ultimata, versiamo il vino e lasciamo evaporare.

    Scoliamo la pasta e versiamola nella padella per amalgamarla al condimento.

    Aggiungiamo un po’ di pecorino grattugiato durante la mantecatura.

    Uniamo ora le fave, tenendone da parte qualcuna per l’impiattamento.

    Al momento di portare a tavola, grattugiateci sopra un po’ di pecorino, ma senza esagerare. Meglio portare poi il pezzo a tavola con una grattugia e permettere ai commensali di rincarare a loro gusto la dose e, magari, rubarne anche un pezzetto da gustare intero.

    Buon appetito!

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