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Pettole …
Il 22 novembre, giorno di santa Cecilia, nella mia città natale, Taranto, partono ufficialmente le celebrazioni natalizie e il bellissimo periodo caratterizzato anche dalla preparazione delle pettole.
All’alba le donne si svegliano presto, al suono delle bande che percorrono la città intonando melodie natalizie (santa Cecilia è la protettrice dei musicisti!) e preparano l’impasto per le pettole, attendendone pazienti la lievitazione per poter finalmente preparare le pettole.
Quante volte in questo giorno da bambina ho fatto colazione con queste vere delizie! E poi le merende nel periodo prenatalizio, le cene e i pranzi delle festività…. Insomma, senza pettole che Natale è?
Leggete come fare le pettole con la ricetta tradizionale (della mia mamma) subito dopo la foto 😉
Ingredienti
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500 g Farina
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500 ml Acqua (tiepida)
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12 g Lievito di birra fresco
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Zucchero
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Sale
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Olio per friggere
Preparazione
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In una ciotolina sminuzzate il lievito e scioglietelo in 100 ml di acqua tiepida.
Mettete la farina in una capiente ciotola, fate un vuoto al centro e versatevi il lievito sciolto, il resto dell’acqua, un cucchiaio di zucchero e un cucchiaino di sale e mescolate a fondo con un cucchiaio fino ad ottenere un composto piuttosto liquido.
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Ricoprite la ciotola con della pellicola alimentare e fate riposare in luogo privo di correnti d’aria (ideale è il forno spento) per un paio di ore.
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Trascorso il tempo di riposo il vostro impasto sarà ricco di “bolle” (indice che la lievitazione è avvenuta).
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Scaldate abbondante olio in una padella.
Prelevate con un cucchiaio l’impasto e fatelo scivolare nell’olio aiutandovi con un dito bagnato.
Friggete da entrambi i lati le vostre pettole, quindi adagiatele su un piatto rivestito di carta assorbente da cucina ad asciugare l’olio in eccesso.
Note
Nella tradizione natalizia tarantina la pettole vengono servite calde cosparse di zucchero semolato, mentre in Basilicata senza aggiungere altro sono servite come antipasto o, in altre zone della Puglia si fanno ripiene di alici o salumi, ma sempre come piatto tradizionale natalizio.
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