Latte scaduto? Ecco fino a quando puoi usarlo

Il latte può essere usato anche se scaduto. Ecco ciò che è importante sapere a riguardo.

Ritrovarsi con del latte scaduto in frigo o in dispensa può essere più che normale. Si tratta, infatti, di alimenti la cui scadenza non è mai troppo lontana nel tempo.

Come agire, però, quando il latte che si pensava di consumare è scaduto?
A differenza di altri alimenti come il burro scaduto o lo yogurt che ha superato la data di scadenza, il latte è maggiormente deperibile.
Per questo motivo è importante sapere sempre come muoversi al fine di non correre rischi per la salute.

Se anche voi siete incerti su come comportarvi davanti ad un cartone o una bottiglia di latte scaduto, ecco quindi tutto ciò che dovreste sapere. E, la buona notizia, è che con le giuste precauzioni, il latte può essere consumato anche dopo la data di scadenza.

Quando è possibile consumare il latte scaduto

Iniziamo con il dire che il latte viene prodotto in modi diversi e questi cambiano di parecchio la durata di questo alimento anche dopo la sua scadenza.

latte
(amicoorsocafe.com)

Il latte fresco e non pastorizzato, ad esempio, andrebbe consumato sempre prima della scadenza e mai dopo perché può rivelarsi dannoso per la salute. Anzi, è sempre buona norma tenerlo ben controllato ed evitare di arrivare proprio all’ultimo giorno per il consumo.
Il discorso è diverso per il latte pastorizzato che ha invece un maggior margine di conservazione. Anche se scaduto, lo si può quindi consumare anche il giorno dopo.

Per farlo, però, è molto importante seguire alcune regole. La prima riguarda la dicitura riportata sulla confezione. Se c’è scritto “da consumarsi preferibilmente entro” avete ancora margine e potrete bere il latte anche uno o due giorni dopo la scadenza. Se, invece, la scritta riporta “da consumarti entro” allora dovrete limitarvi a berlo entro il giorno di scadenza. E, in caso di orario riportato sulla confezione, anche entro questa.

Ma come capire se il latte scaduto è ancora buono?
Prima di tutto va fatta una distinzione tra il latte ancora ben chiuso e quello aperto. Quest’ultimo tende più facilmente ad andare a male.

Detto ciò, dovrete controllare per bene il latte. La prima cosa da fare è annusarlo per accertarsi che non abbia cattivo odore. Superato questo primo test (indispensabile), si può versare un po’ di latte in un bicchiere in modo da cogliere eventuali grumi o parti solide. Se ciò avviene, il latte andrà ovviamente evitato. In caso contrario potete scaldarne un po’ e vedere come si comporta. Se non cambia aspetto e/o odore, potete berlo ma solo se il sapore è lo stesso di sempre.

Bere latte andato a male può infatti portare a grandi mal di pancia e in situazioni ancor più gravi anche a delle intossicazioni alimentari. Per questo motivo, al di là delle indicazioni appena fornite, il consiglio è di evitare di bere il latte scaduto o, al massimo, se supera tutti i test, consumarlo entro la giornata.

Non sprecate il latte scaduto: ecco i vari usi alternativi

Ora che abbiamo capito se e come agire quando il latte scade, è importante ricordare che per evitare sprechi è possibile usare questo alimento anche per altri scopi.
Il latte è infatti utilizzabile come detergente per il viso o come fertilizzante per le piante.

In alternativa, è possibile usarlo anche per pulire oggetti in argento anneriti e per smacchiare indumenti unti e sporchi di grasso. Il latte è quindi utile anche per altri scopi che vi invitiamo a mettere in atto. Un modo per apprezzarlo maggiormente e per non dannarvi troppo quando scoprite che, nonostante tutto, è ormai scaduto.

Pubblicato da AmicoOrsoCafé

L’AmicoOrso café è un luogo virtuale gestito da due umani e da un orso.

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