I crostini con il patè di fegatini era, con i salumi affettati ed i sottaceti, l’antipasto dei giorni di festa di quando ero bambina. E’ un antipasto che si ritrova spesso sulle tavole umbre, con diverse varianti. Questa che segue è la ricetta di mia madre, secondo me la più buona che ho mangiato, che ho preparato un’infinità di volte, in tante occasioni, e che piace sempre a tutti, anche a chi di solito non mangia il fegato. Può essere preparata con anticipo (si conserva bene per qualche giorno in frigo) ed anche congelata.
Questa versione della faraona in salmì è tipica della zona di Perugia e secondo me è un piatto veramente squisito, adatto per un giorno di festa. E’ uno dei secondi che abbiamo mangiato il giorno di Natale ed è stato apprezzato da tutti. La carne si serve accompagnata, anzi adagiata, su dei crostini di pane tostato cosparsi con una salsa molto gustosa. La preparazione non è affatto elaborata, basta fare attenzione ai tempi di cottura. La ricetta prevede il prosciutto crudo, che ho infatti indicato tra gli ingredienti, anche se questa volta non l’ho utilizzato perché una mia nipote non mangia carne di maiale, ma il risultato finale non ne ha comunque risentito.
