Un classico della pasticceria napoletana, più precisamente dell’isola di Capri. Un tripudio di mandorle e cioccolato. Un dolce importante, nella mia storia personale, pensate che mio marito si è in qualche modo dichiarato regalandomi una caprese. La sua caprese, rielaborazione della mia, che nel corso degli anni ho ulteriormente modificato. Insomma ne ho provate di ricette, ognuna diversa dall’altra per qualche particolare, la proporzione degli ingredienti, la preparazione degli stessi, il tempo di cottura…questa per ora quella che mi ha soddisfatto di più. Ma non ci metto un punto…
Ispirazione tratta da http://www.tavolartegusto.it/2016/03/25/torta-caprese-la-ricetta-originale/, ma con più di una modifica.
Ingredienti (tortiera da crostata da 26cm)
- 210 g burro
- 210 g cioccolato fondente
- 210 g zucchero
- 250 g farina di mandorle
- 5 uova
- buccia di 1 arancia
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
Procedimento
Fondiamo il cioccolato al microonde e facciamo intiepidire.
Mettiamo gli albumi con 110 g di zucchero nella ciotola della planetaria, a bagnomaria portiamo il tutto a 45°C, poi montiamo con le fruste fino ad ottenere una meringa a becco d’uccello. Mettiamo da parte.
Poniamo nella ciotola della planetaria (dopo averla lavata e asciugata) il burro precedentemente ammorbidito al microonde, uniamo lo zucchero restante e montiamo fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Continuando a lavorare con le fruste uniamo prima i tuorli, poi zeste d’arancia ed estratto di vaniglia, poi la cioccolata fusa e intiepidita.
Infine uniamo la farina di mandorle. Incorporiamola al composto con una spatola, alternandola alla meringa.
Rivestiamo la tortiera con carta forno e versiamo il composto.
Cuociamo in forno statico a 180°C per 30 minuti. Facciamo raffreddare completamente prima di sformare.
Quando completamente fredda, meglio se il giorno dopo, procediamo alla decorazione. Cospargiamo di zucchero a velo.
Sovrapponiamo un centrino per torte (o un foglio ritagliato, come ho fatto io).
Cospargiamo di cacao amaro. Eliminiamo con attenzione il centrino.