TORTA ALLA CHANTILLY ALLE PESCHE

Buon 16 Agosto 2011 a tutti!

Domenica sera, in occasione di una cena a casa di amici, mi sono inventata questa  torta senza burro (elaborazione di un’altra ricetta simile che avevo ideato già qualche settimana fa e che poi scriverò). Devo dire che fortunatamente è stata molto apprezzata…essendo un esperimento ero un pochino, come dire, “preoccupata”… 🙂

Eccola qui:

Purtroppo le foto non sono granchè perchè, dato che – ops! –  mi ero dimenticata la digitale, ho dovuto farle con il cellulare! 😉

TORTA ALLA CHANTILLY ALLE PESCHE

300 gr. di farina

220/230 gr. di zucchero semolato

4 uova medie

400 gr. di latte (oppure metà latte e metà panna oppure tutta panna fresca)

1 bustina di lievito vanigliato

3/4 pesche gialle morbide

crema pasticcera (circa 150/200 gr.)

250 gr. di panna fresca

mandorle tritate o granella di mandorle (facoltative)

qualche cucchiaiata di meringa italiana (facoltativa, io l’ho messa perchè la pasticcera con le pesche mi pareva poco dolce e mi era avanzata della meringa da un’altra preparazione)

Montare moltissimo le uova e lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso e bianco, come per fare un pan di spagna. Aggiungere il latte o la panna o il mix di panna e latte e la farina setacciata con il lievito vanigliato, con movimenti dal basso verso l’alto con la frusta a mano.

Versare il tutto in una toriera da circa 26 cm di diametro imburrata od oliata e infarinata oppure ricoperta con carta forno e cuocere in forno caldo non tradizionale, ventilato a 180° C per 40 minuti circa. Provare con lo stecchino il grado di cottura, eventuialmente proseguire coprendo la torta con carta di alluminio.

Per la crema pasticcera ho seguito il metodo di L. Montersino (eccezionale!) riducendo ed adattando le dosi della sua ricetta:

200 gr. di latte

100 gr, di panna fresca

3/4 tuorli

17, 5 gr. di amido di riso

17, 5 gr. di amido di mais

1 bacca di vaniglia

90 gr. di zucchero (dato che poi alla pasticcera andrà aggiunta la purea di pesche che sono un po’ acidule, io la prossima volta aumenterei un po’ lo zucchero, fino a 100/110 gr.)

Mettere a scaldare il latte con la panna e la bacca di vaniglia da cui si saranno estratti i semini.

Montare a spuma i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto bianco e spumoso, aggiungere i semini estratti dalla bacca di vaniglia, aggiungere gli amidi e amalgamarte con la paletta con movimento rotatorio e dal basso verso l’alto per non smontare il composto.

Una volta che il latte e la panna sono arrivati al limite dell’ebollizione, togliere la bacca e versare la massa spumosa di uova e zucchero, attendere che l’ebollizione dei liquidi la avvolga e appena compaiono i primi sbuffi dal centro del composto di uova e zucchero, mescolare circa un minuto con la frusta a mano per far addensare la crema (per questa ricetta deve risultare piuttosto densa e corposa), togliere dal fuoco e strasferire il tutto in una pirofila coprendo a contatto con della pellicola. Far raffreddare.

Frullare le pesche sbucciate  e tagliate a spicchi, unire la purea così ottenuta alla crema pasticcera, unirvi la panna fresca nel frattempo montata con un po’ di zucchero a velo (dopo aver tenuto ciotola fruste e panna in congelatore per 10 minuti o in frigo per una ventina di minuti) e eventualmente aggiungere anche qualche cucchiaiata di meringa italiana.

Una volta raffreddata, sformare la torta e tagliarla in due dischi. Farcire la base con la chantilly alle pesche (farcire abbondantemente, nella foto della fetta si vede poca crema perchè, purtroppo, nel tragitto da casa mia a casa degli amici, essendomi venuta troppo fluida la pasticcera, la farcia mi è un po’ “strabordata”) e ricoprire con l’altro disco. Spalmare un po’ di crema sui bordi e distribuirvi qualche manciata di mandorle tritate non troppo finemente oppure della granella di mandorle .

Spolverare di zucchero a velo la superficie e…

Buon appetito!

15 Risposte a “TORTA ALLA CHANTILLY ALLE PESCHE”

  1. sai che la crema cucinata con gli amidi l’ho imparata durante un corso di cucina…non sapevo fosse di montersino o almeno lo chef del corso non l’ha detto!!!! questo dolce ha un aspetto delizioso ..brava

    1. Grazie cara! In effetti al sapore, questa torta, risulta molto delicata e gradevolissima. La crema con questo metodo l’ho vista fare per la prima volta da Montersino nella sua trasmissione su Alice ed è riportata anche sul suo libro, peraltro molto molto interessante, “Peccati di gola”.

  2. Ottima! La crema chantilly acquista freschezza grazie alla presenza delle pesche che rendono la torta adatta alla stagione calda. Mi piace anche il “pan di spagna” Complimentoni 😀

    1. Si, è verissimo! Infatti volevo trasformare una torta in un dolce estivo senza dover per forza fare un semifreddo.

  3. Anch’io la crema la faccio cosìììì ahhahha anche se son negatissima per le torte(vedi miei disastri in cucina)..l’unica cosa che mi riesce bene è la crema..che buona la tua torta!!ma tu fai gli esperimenti quando devi portare le torte?ahahah io non posso farlo .ciaooo Antonella un bacione

  4. Carissima, ciao! Grazie! Ho voluto mettere un colore più “estivo” ah ah ah.
    Pensa che finchè non ho trovato il metodo di Montersino, la crema evitavo di farla, mi faceva fatica e non avevo fiducia nelle mie capacità! 😀
    Ho fatto un esperimento perchè la base l’avevo già fatta però “condita” in altro modo e poi ho confidenza con questi amici per cui, se fosse venuto un disastro mi avrebbero capito! Pensa che tra loro c’è un mio amico pasticcere! Ah ah ah, sai che risate semmai! 😀

    1. Buongiorno!
      S, l’amico pasticcere è una persona molto paziente e gentile…!
      Il forum??? Non l’ho visto! Ma dove lo trovo?

    1. Ah si! Ma sono già iscritta da qualche mese però prima dell’estate, per mancanza di tempo non mi sono mai potuta collegare! Provvederò.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *