Torta drappeggiata, presa per un cappello, per il compleanno della mia mamma

Per il compleanno della mia mamma, lo scorso 17 novembre 2012, volevo preparare qualcosa che risultasse fine ed elegante. Ho pensato al bianco, al rosa e mi sono venuti in mente i drappeggi.

Ho fatto un dolce molto semplice, essendoci a tavola anche una bambina piccola (che chiaramente non ha minimamente toccato la torta!), un pan di spagna bagnato con uno sciroppo di zucchero, leggermente colorato con colorante alimentare liquido rosso, e farcito con crema pasticcera mescolata a panna montata leggermente dolce.

Ho ricoperto la superficie della torta con panna montata, leggermente zuccherata con zucchero a velo e poi ho steso la pasta di zucchero, allargandola anche sul piatto: volevo ricoprire il piatto in modo da rendere l’aspetto del dolce più elegante, in realtà quando mia mamma l’ha vista ha esclamato subito “Wow, che bello, un cappello” (lei ama molto i cappelli!), per cui questa torta è diventata un cappello.

Con una rotellina ho disegnato sulla superficie della torta una sorta di impuntura, che ho decorato, su ogni angolo e ogni incrocio, con delle sfere di zucchero rosa.

Ho colorato la pasta di zucchero con del colorante alimentare in gel di colore rosa e l’ho stesa particolarmente sottile; ho ritagliato dei rettangoli e con le mani ho arricciato delicatamente la pasta creando dei drappeggi che ho attaccato sul bordo della torta utilizzando della colla alimentare (sostituibile tranquillamente con una “colla” artigianale fatta di zucchero a velo e un po’ di acqua).

Infine ho poi realizzato con la pasta di zucchero alcune rose di colore bianco, utilizzando alcuni strumenti di modelling, e alcune foglie di rosa con degli stampini; ho applicato le decorazioni sui punti dove si congiungeva i drappeggi attaccandole con la colla alimentare.

Ricordo questo torta drappeggiata con una sorta di orgoglio, perché con le mie mani ho creato qualcosa che ha reso molto felice la mia mamma, ma anche con una profonda tristezza. Proprio mentre finivo gli ultimi decori, una telefonata avvisava mio marito che un suo collega, Ketriss, aveva perso la vita. Io non l’avevo conosciuto, ma ho visto diverse foto sue, in tutte aveva sempre un immenso sorriso. Questa torta è un po’ dedicata anche a lui.

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