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Challah Bread

Questo video dello Challah Bread che è capitato sul gruppo Facebook “La Pasta Madre” si è diffuso in forma virale. 
Tutto è cominciato un venerdì sera, quando qualcuno l’ha pubblicato scrivendo “guardate quanti spunti”. Si è diffuso a macchia d’olio, e tutti hanno cominciato a cercare ricette per realizzare quei meravigliosi intrecci.
Il nome è “challah bread”, e si pronuncia “khallah”. La ricetta appartiene alla tradizione ebraica, è un pane che si prepara il venerdì sera per la festa dello shabbat, ed è privo di latte e derivati per rispetto della tradizione, e va preparato secondo regole precise.

La forma intrecciata della challah può avere fino a 12 capi di pasta. Dimensione e intreccio, dunque, variano ma mai casualmente in quanto, ad ogni tipo di intreccio, corrisponde un significato preciso:

3 trecce simboleggiano la pace, la verità e la giustizia;

4 capi intrecciati simboleggiano l’amore e rappresentano le braccia incrociate degli innamorati;

1 treccia a 12 capi o 2 trecce a 6 servite insieme rappresentano le 12 tribù d’Israele, una delle varianti di intreccio meno diffuse presso gli ebrei europei.

I piccoli semi di sesamo o papavero che ricoprono il pane, ricordano, invece, i fiocchi di manna che Dio fece cadere dal cielo.

Non sono mai riuscita ad assaggiare l’originale, tempo fa andai a cercarlo alla notissima pasticceria che è nel pieno del Ghetto a Roma, al Portico d’Ottavia, ma fu una passeggiata infruttuosa: lo challah non si vende ma si prepara in casa, con ricette che si tramandano di generazione in generazione.

Io ho cercato un po’ in rete, e alla fine l’ho realizzato così:
430gr di farina (la ricetta dice metà 0 e metà  00, invece io ho messo 0 e manitoba)
80gr licoli
180ml acqua
1 uovo (50gr)
60gr zucchero
6gr di sale
1 cucchiaino di cannella (lo so, non c’entra nulla, nella ricetta originale non c’è, ma mi piaceva l’idea) 
Aggiornamento: per una versione vegan potete sostituire l’uovo, inserire un’emulsione di 50gr di acqua e 4 di lecitina di soia, o un water roux di 50gr di acqua e 10 di farina.
Per ottenerli salati, togliere lo zucchero e aggiungere 40 gr di farina e 2gr di sale. 

Impastare farina, licoli, acqua, uovo fino a incordatura, poi pian piano aggiungere lo zucchero e infine il sale.
Mettere in un contenitore a lievitare, a 26 gradi impiegherà 6 ore circa, comunque attendere fino al raddoppio.

Ho formato le trecce come mostra il video originale e lasciato nuovamente a lievitare fino al raddoppio.

Prima di infornare ho spennellato con latte, cosparso con un mix di zucchero di canna e cocco grattugiato, e qualche chicco d’uvetta e ho infornato a 180 gradi per una quarantina di minuti et voila! ecco i miei Challah!
challah
dopo la cottura

 

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