Libum

Libum

Il libum è un pane a base di ricotta di pecora la cui ricetta risale al I° sec.d.C.. Catone stesso parla di questa ricetta  nel “De Agricoltura”.

Il termine “libum” deriva dal verbo “libare” che significa fare un’offerta agli dei.

Come tutte le ricette di quel periodo, si tratta di ricette semplici, poco elaborate, preparate con i prodotti che gli abitanti di una società rurale, come poteva essere l’antica Roma, potevano avere a disposizione facilmente.

Sono sempre attratta dalle tradizioni, come potrete vedere scorrendo le mie ricette. Non avevo, però, mai cucinato piatti così antichi. Questo ha un fascino, per me. Dietro a un cibo rivediamo anche il modo di vita di un popolo, calato in un determinato periodo e in un determinato territorio.

L’eruzione del Vesuvio ha spazzato via in pochi attimi la vita di migliaia di romani, ma la lava e i lapilli, che tutto hanno ricoperto, hanno permesso di ritrovare intatti corpi, cose, utensili e quindi anche cibi pronti per essere consumati. Questo ci ha dato la possibilità di ricostruire la vita del momento, compresa la cucina.

Il libum è semplicissimo da preparare e adatto in un buffet come finger food.

libum
libum

Ingredienti

  • 400 gr. di ricotta di pecora
  • 100 gr. di farina
  • 1 uovo
  • sale e pepe
  • foglie di alloro

Preparazione

Amalgamare l’uovo intero alla ricotta con sale e pepe e unire, poi, la farina. Impastare il tutto e, nel caso risultasse un impasto troppo molle, aggiungere ancora un po’ di farina.

Formare delle polpettine ovali e adagiarle ognuna su una foglia di alloro.

Sistemarle su una teglia foderata di carta forno e infornarle in forno preriscaldato a 180° per 15/20 minuti, fino a ché non saranno dorate.

Servirle tiepide o anche fredde.

Al posto della ricotta, che è sicuramente più umida e richiede quindi una quantità maggiore di farina, si può adoperare un qualsiasi altro formaggio di capra.

E’ un finger food carino, semplice, buono e insolito. Provatelo!

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da francescapassionecucina

Sono nata a Roma il 5 gennaio 1956, ma mi considero Toscana e più precisamente della Versilia dove ho vissuto la maggior parte della mia vita e dove sono tornata a vivere definitivamente. L'influenza di questa terra, sia dell'alta Toscana che della Liguria è ben presente nella mia cucina.