Il nome di questo dolce significa esattamente “frati fritti” e ci sono due scuole di pensiero sul significato di questo nome: il primo è che vengono chiamati così perché il buco caratteristico di questo dolce ricorda la chierica dei frati, la seconda invece è che la riga che si forma in cottura ricorda il colore del cordone del saio dei frati.
Qualunque sia il vero significato sono deliziosi!!
- TEMPO DI PREPARAZIONE: 15 minuti
- TEMPO DI COTTURA: 3/5 minuti
- DIFFICOLTA’: facile
- COSTO: 5/6 €
INGREDIENTI PER 40 PARA FRITTUSU
- FARINA 00: 500 gr
- FARINA MANITOBA: 500 gr
- BUCCIA DI UN LIMONE
- BUCCIA E SUCCO: di un’arancia
- GRAPPA: un bicchierino
- LIEVITO DI BIRRA: 25 gr
- ZUCCHERO: 200 gr
- UOVA: 6
- BURRO: 130 gr
- LATTE: 1/2 L
- OLIO DI SEMI: qb
Nella sxivedda (terrina) mischiate le uova con lo zucchero e aggiungete poco per volta le farine setacciate.
Aggiungete le scorze del limone, dell’arancia, la spremuta, la grappa e il latte che avrete scaldato con il burro nel quale avrete fatto sciogliere il lievito.
Impastate per almeno 10 minuti e mettete a lievitare l’impasto in luogo caldo e al riparo dalla corrente (magari coprite con una coperta di lana) per almeno 2 h.
Passate le 2 h formate delle palline (l’impasto risulterà molto appiccicoso, non preoccupatevi basterà bagnarvi le mani con del latte) e adagiatele in una tovaglia di cotone sporca di farina, coprite e lasciatele riposare per almeno altri 30/40 minuti.
Scaldate l’olio di semi e prendete in mano le palline; con le dita formate un buco e immergetele nell’olio e con un bastoncino di legno formate bene il buco in modo tale di non farlo chiudere durante la cottura.
Quando si saranno cotte da entrambi le parti scolatele, successivamente immergetele nello zucchero semolato e servitele quando sono ancora tiepide.
