Resoconto tardivo di un fotonico weekend di metà settembre

Dovevo digerire. Lo so che come scusa sembra reggere a stento, ma se avrete pazienza di leggere vi troverete d’accordo con me: non ho più l’età, per certe mangiate!

Sabato, ore 9:00
Partenza a bordo dell’ormai mitico furgone Giallozafferano, letteralmente stipato di: canestrelli (da offrire alla presentazione del libro), attrezzature da cucina (per fare una piccola dimostrazione), luci (anche il fotografo vuole la sua parte), valigie e persone. E cani: il dog-sitter mi ha dato buca. E lievito: il lievito sitter viaggiava con me. L’effetto Parigi-Dakar viene sottolineato non solo dalla quantità abnorme di provviste, ma anche dalla presenza di una seconda macchina d’appoggio in colonna: chiaramente, nel furgone, tutti non ci stavamo. O noi o i canestrelli.

Sabato, sera
I suddetti canestrelli vengono spazzolati all’Auchan di Fano, dove ho presentato Divertiti cucinando per la primissima volta, dando una piccola dimostrazione di come si fa l’impasto. Stupendo rivedere facce note, vedere facce nuove, chiacchierare con tutti e rispondere a decine di domande. Per aperitivo, qualche canestrello: non finirli sarebbe stato un tale peccato… Ma lascio spazio: per cena ci attendono piatti rustici marchigiani dei quali sono ghiotta (se qualcuno mi sa dire perché sono ghiotta praticamente di tutto e come fare per diminuire la quantità di cose che mangerei allo sfinimento vince una cena).
Piena come un otre finalmente casco a letto e l’indomani…

Domenica, interno giorno
… sono già pronta a ricominciare! Il raduno di Giallozafferano si annuncia in tutta la sua abbondanza dai profumi che mi investono già sulla soglia: galletto ripieno, anatra al forno, pasta fatta in casa e condita in ogni possibile modo, patatine come se piovesse, insalate di migliaia di colori, mucchi di cantuccini… Così, a prima vista avremmo potuto sfamare il terzo mondo, poi ci siamo sfamati noi, ingordi! Qualche ora di barcollamento tra i tavoli, ogni anno sempre più grandi e sempre più lunghi, e ho scoperto che in certe occasioni per me è impossibile limitarmi: un ragazzo veneziano ha portato una selezione di birre artigianali che produce, altri si sono presentati con limoncelli e creme alla Nutella fatti in casa… Naturalmente ho assaggiato tutto: che sia riuscita a portare a termine il workshop su come fare un blog di food è praticamente un miracolo. Che sia riuscita a tornare sana e salva a Milano, invece, è merito di Francesco (che ha anche rinfrescato il lievito, sant’uomo).
Che sia riuscita a digerire il mattone di bontà che mi si era solidificato nello stomaco, senza cedere ad altre tentazioni durante i giorni successivi, invece è merito di Deborah. Che voi sappiate, cosa sta succedendo quando i nostri figli ci trattano come bambini?

Pubblicato da Sonia Peronaci

Innamorata della cucina in tutte le sue forme, ho fatto di questa passione un lavoro creando GialloZafferano, ho condotto una trasmissione su Fox-Life e ogni tanto mi diverto a pubblicare dei libri di cucina. Nella mia vita, 3 figlie, un compagno, 2 simpaticissimi e rumorosissimi pincher, oltre a una ventina di ragazzi in redazione a Giallozafferano.

2 Risposte a “Resoconto tardivo di un fotonico weekend di metà settembre”

  1. E’ stato un weekend bellissimo, è stato piacevole chiacchierare con persone che solitamente usano commentare e chiacchierare dietro ad uno schermo. E’ stato bello STRAMANGIARE tutto ciò che era praticamente commestibile! e ti ringrazio per aver ricordato il mio liquore alla nutella…ricevere i tuoi complimenti mi hanno dato nuova grinta e ancora più voglia di perfezionarmi e sperimentare!
    l’incontro della domenica su come si gestisce e organizza un blog di cucina è stato interessantissimo e ne ho fatto grande tesoro!
    noi figli (per ora sono ancora figlia e non mamma) ricambiamo con grandissimo amore quello che i nostri genitori hanno fatto per noi per anni, e a me sembra di far sempre poco!
    Come disse mio nonno a mia madre quando lei si sposò e come ha detto mia madre a me quando mi sono trasferita a Bologna (e giusto per rimanere in tema culinario) : IO HO FATTO L’IMPASTO ORA STA A TE LIEVITARE! 🙂
    alla prossima Sonia, piacere di averti conosciuto!

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