Giorno di visite

Il bello è che Giallo è diventato un luogo di incontri e di scambi di tradizioni.
Qualche giorno fa è passato da qui Sandro Romano, giornalista gourmet, grandissimo appassionato di gastronomia e grandissimo conoscitore della cucina pugliese. Come non aprire la porta con un sorriso a trentadue denti a un uomo che giunge portando con sé dei pani di Altamura, una bottiglia di vino e qualche terracotta tipica? La giornata è cominciata alla grande ed è proseguita meglio: abbiamo girato tre video-ricette e Sandro mi ha svelato tutti i segreti delle orecchiette con le cime di rapa, di fave e cicoria e del calzone di sponsali.
Si tratta di tre piatti semplici, che però richiedono alcuni accorgimenti che si scoprono solo preparandoli con qualcuno del posto, che ha assorbito il sapere di genitori e nonni, e dunque sa perché l’ha succhiato con il latte che le orecchiette devono essere quelle fresche, fatte in casa, oppure (se secche) quelle artigianali, rugose, altrimenti si rischia che non assorbano il sugo; che c’è una tecnica specifica per pulire le cime di rapa e che le alici possono essere sciolte oppure spezzate (ma solo con le mani).

bloggiornalista
Scriverò tutto appena pubblicherò il malloppo, tranquilli ☺, intanto, però, mi è sorta spontanea questa riflessione: quante volte pensiamo di non saper cucinare abbastanza bene – e non ci sentiamo all’altezza del compito e ci facciamo mille problemi – e quante conoscenze invece possediamo dandole per scontate, apprese semplicemente frequentando la cucina della nostra mamma o della zia?
Io, essendo molto appassionata, mi sono sempre interrogata su tecniche e metodi, ma nonostante questo ci sono piatti che, per anni, ho dato per scontati. A voi è mai successo? Con quale piatto?

 

 

Pubblicato da Sonia Peronaci

Innamorata della cucina in tutte le sue forme, ho fatto di questa passione un lavoro creando GialloZafferano, ho condotto una trasmissione su Fox-Life e ogni tanto mi diverto a pubblicare dei libri di cucina. Nella mia vita, 3 figlie, un compagno, 2 simpaticissimi e rumorosissimi pincher, oltre a una ventina di ragazzi in redazione a Giallozafferano.

3 Risposte a “Giorno di visite”

  1. Orecchiette con le cime di rapa, riso patate e cozze, cozze gratinate, fave con cicoria e peperoni fritti, focaccia barese…non li cucino piu’ da tempo, li ho prepararti tante volte da buona pugliese.
    Hai ragione abbiamo le tradizioni nella nostra testa e non lo sappiamo, oppure non ci pensiamo.

    Bacioni
    Silvia

  2. Sonia sei bravissima e simpatica e Sandro Romano un grande conoscitore della cucina di tutto il mondo. Collaboro con lui da oltre 15 anni e sicuramente insieme avrete fatto grandi cose e ricette perfette. Braviiiiii!!!!

  3. haha questo è proprio il mio argomento!! quante quante cose date per scontate e invece…
    il mio commento ribalta un po’ l’argomento ma direi che è pertinente.

    Circa un anno e mezzo fa sono andata a convivere con il mio moroso.. cucina nuova tanti attrezzi nuovi di zecca appena comprati il mio forno che quando l’ho scelto non vedevo l’ora di iniziare ad usare…. che meraviglia finalmente la cuoca sono IO!!!

    mah appena ho cominciato a cimentarmi da sola in cucina ahi che dolor….. c’è da premettere che la mia mamma è Romagnola Doc (uso la maiuscola non a caso) e benchè faccia la modesta è una cuoca eccezionale. e c’è anche da premettere che quando vivevo con i miei mi sono un po’ cimentata e ho dato una mano ma da li a dire che avevo fatto esperienza ne passava parecchio….

    Così quando mi sono trovata sola… mi sembrava di fare solo schifezze… troppo sale .. troppo poco sale …ricette nelle quali mancava anche solo un ingrediente ma alla fine risultava essenziale senza contare mani bruciate (nel tanto amato forno) dita tagliate (ma vah i coltelli tagliano??) ecc ecc. Che scoraggiamento ragazzi e io che pensavo di sapere tutto. Mancavano proprio le piccole cose quelle che si imparano solo e solamente con l’esperienza; Piccole sì ma fondamentali.

    In tutto ciò devo dire che GZ è stato un aiuto provvidenziale diciamo che mi ha ridato fiducia devi solo seguire alla lettera la ricetta et voilà diciamo che se ci azzecco con l’odiato sale è sempre un successo. e naturalmente grazie alla mia adorata SuperMamma che anche dopo la quarta telefonata filata per sapere quanto ci va di questo e se ci va quell’altro non mi butta giù il telefono.

    un salutone a tutti
    Ciao e buona Pasqua
    Anna

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