Che scoperta i soffioni abruzzesi!

Avete mai sentito parlare dei soffioni abruzzesi? Io sono stata istruita da Sabrina, una blogger di Giallozafferano che durante una visita in redazione, mi ha insegnato come realizzarli!
Soffioni-(2-di-2)Prima di tutto, però, è doveroso distinguere tra soffioni e fiadoni: i primi sono dei dolci mentre i secondi sono i fratelli salati. Il problema è che essendo una preparazione diffusa in tutta la regione, non solo ne esistono diverse varianti, ma alcuni li chiamano nello stesso modo e quindi, una volta a tavola, può crearsi un po’ di confusione.
Ma torniamo ai soffioni, non si sa di preciso quando questo dolce abbia iniziato a diffondersi, ma col tempo ha cominciato ad essere preparato in occasione della Pasqua. In questo periodo viene sigillato da due strisce di pasta disposte a croce oppure decorato con delle foglie di ulivo benedetto e poi scambiato in dono tra le famiglie. Si tratta di un tortino composto da una base simile alla frolla, preparata con l’olio al posto del burro e poi ripieno di una crema realizzata con ricotta e uova.
Una volta sistemata la base quadrata sul fondo dello stampino, basta lasciare fuori i lembi e poi versare il ripieno, che io e Sabrina abbiamo preparato a base di ricotta di pecora (ma perché non provare anche con quella di bufala o la vaccina?), uova e profumato con la scorza grattugiata di limone. Dopo averli farciti, si richiudono i lembi sul ripieno, ma senza sigillarlo del tutto. Ed è proprio da questo passaggio che deriva il nome “soffioni”: in cottura, infatti, il ripieno sbufferà dalla cima del rivestimento di pasta, come se qualcuno lo avesse soffiato, appunto!
Il ripieno? In Abruzzo varia in base al territorio e viene arricchito dal gusto unico dello zafferano e dalla dolcezza dell’uvetta. Ma se lo volete rendere ancora più goloso, io vi consiglio di aggiungere delle gocce di cioccolato!
Se poi volete dare sfogo alla vostra vena romantica, perché non prepararli alla vostra dolce metà? Sabrina mi ha raccontato che nella zona di Pescara, i soffioni vengono chiamati anche “lettere d’amore”, perché i lembi di pasta racchiudono il dolce ripieno proprio come una busta che cela parole appassionate.
Mentre decidete, date un’occhiata alla ricetta che trovate QUI (http://ricette.giallozafferano.it/Soffioni-abruzzesi.html) e fatemi sapere se vi è piaciuta!

Pubblicato da Sonia Peronaci

Innamorata della cucina in tutte le sue forme, ho fatto di questa passione un lavoro creando GialloZafferano, ho condotto una trasmissione su Fox-Life e ogni tanto mi diverto a pubblicare dei libri di cucina. Nella mia vita, 3 figlie, un compagno, 2 simpaticissimi e rumorosissimi pincher, oltre a una ventina di ragazzi in redazione a Giallozafferano.

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