In Puglia non è Pasqua senza le scarcelle!
Si tratta di morbidi e profumati biscotti preparati con ingredienti poveri e semplici. Possono prendere le forme più varie (ciambelle, cestini, colombe, trecce) ma tutte contengono l’uovo sodo, segno di rinascita e simbolo della Pasqua, che verrà incastonato sul dolce.
Sono poi decorate con codette colorate, confettini e tanto altro! Possono anche essere ricoperte da una golosa glassa di zucchero e albume.
Preparare le scarcelle è molto semplice e vi permetterà di esprimere tutta la vostra creatività. Se poi vorrete rendere ancora più originale e colorato il pranzo di Pasqua, potrete utilizzarle anche come centrotavola magari abbinandole a ovetti colorati e fiori freschi.
Ingredienti
Per l’impasto:
- 500 gFarina 00
- 150 gZucchero
- 1uovo
- 100 mlLatte intero
- 100 mlOlio extravergine d’oliva
- 8 gcremor tartaro
- Bicarbonato (1 cucchiaino raso)
- 1Scorza di limone (grattugiata)
Per decorare:
- 5uova sode
- 1fagiolo secco
- 1albume
- 1 cucchiainoZucchero
- q.b.palline di zucchero (arcobaleno)
- q.b.Confettini colorati
- q.b.arancia candita a cubetti
Preparazione
Iniziamo la preparazione delle scarcelle occupandoci dell’impasto.
In una ciotola capiente uniamo: la farina, lo zucchero, il cremor tartaro, un cucchiaino raso di bicarbonato e la scorza grattugiata di un limone.
Mischiamo bene il tutto.
Creiamo al centro una fossetta ed aggiungiamo un uovo (precedentemente sbattuto leggermente in una ciotolina).
Consiglio: potete sostituire cremor tartaro e bicarbonato con 10 g di lievito per dolci.
Iniziamo ad impastare aggiungendo l’olio, un po’ alla volta e poi il latte (a temperatura ambiente o leggermente tiepido), sempre un po’ alla volta.
Trasferiamoci su un piano di lavoro e continuiamo ad impastare fino ad ottenere un composto omogeneo.
Chiudiamolo nella pellicola e mettiamolo in frigo a rassodare per almeno 1 ora.
Nel frattempo prepariamo le uova sode: mettiamo le uova in un pentolino, copriamole d’acqua e lasciamole cuocere per 8 minuti dal momento del bollore. Raffreddiamole poi sotto l’acqua fredda e teniamole da parte.
Possiamo dare forma alle scarcelle: io ho realizzato una colombina e due ciambelle.
Tagliamo l’impasto in due parti e ricaviamo delle porzioni da modellare di varie dimensioni.
Per la scarcella a forma di colombina: con le mani formiamo con l’impasto una grossa palla e stendiamola con il mattarello fino a creare un ovale che formerà il corpo della colombina.
Aggiungiamo una piccola pallina d’impasto che andrà a formare la testa. Con le mani diamo forma al becco, modellandolo.
Per comodità continuiamo tutte le altre operazioni trasferendoci su una teglia ampia e rivestita di carta da forno.
Con un fagiolo (avvolto da una piccola striscia di carta da forno) creiamo l’occhio (una volta cotta lo si leverà facilmente ed al suo posto potremo inserirci un confetto colorato).
Con un altro piccolo pezzo di impasto diamo infine forma alla coda.
Con un coltellino diamogli la forma ed eliminiamo i ritagli.
Con altri pezzetti di impasto ricaviamo 6 filoncini, lunghi e abbastanza sottili.
Uniamo le estremità ed intrecciamoli (andranno a fermare le uova).
Poggiamo 3 uova sode sulla scarcella (come in foto) e fermiamole con le trecce, come a creare i manici di un cestino.
Per la scarcella a ciambella: con l’impasto avanzato creiamo due filoni spessi e abbastanza lunghi. Intrecciamoli.
Uniamo le estremità, dando forma ad una ciambella.
Posizioniamo al centro l’uovo sodo.
In una ciotolina sbattiamo l’albume di un uovo con un cucchiaino di zucchero.
Spennelliamo con l’albume entrambe le scarcelle, in modo uniforme ( anche le uova in modo da far attaccare le palline di zucchero).
Infine, con i cubetti di arancia candita le rivestiamo il becco della colombina.
Guarniamo il collo e la coda con i confetti colorati.
Spolverizziamo tutte le scarcelle con le palline arcobaleno (l’albume servirà a lucidarle e farà da collante).
Cuociamo le scarcelle in forno statico preriscaldato a 180°C
– per circa 40 minuti la colombina
– per circa 20/25 minuti le ciambelle
Consiglio: controlliamo la cottura e appena le parti più sottili della colombina (ed esempio treccine, coda e becco) inizieranno a colorirsi troppo, copriamole con piccole strisce di stagnola.
Una volta pronte sforniamole e lasciamole raffreddare completamente.
Eliminiamo il fagiolo dall’occhio della colombina e sostituiamolo con un confetto colorato.
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Isabel