Stoccafisso, pesce stocco o bacalà?

stocco con patate

Forse vi sarete chiesti che pesce è lo stoccafisso. Ma poi si dice stoccafisso, pesce stocco o bacalà? Si tratta in realtà dello stesso pesce, merluzzo nordico bianco, pescato ed essiccato all’aria nei mesi invernali, nella zona delle isole Lofoten in Norvegia, unicamente lì. Si differenzia dal baccalà proprio per il metodo di conservazione, poiché quest’ultimo si conserva sotto sale. Grazie alla facilità di conservazione e trasporto a bordo delle navi, lo stoccafisso costituì uno degli alimenti principali per i Vichinghi.

Le prime notizie sulla sua presenza in Italia risalgono infatti al periodo dei Normanni in Sicilia. I Veneziani, grandi navigatori, contribuirono alla sua diffusione nel Triveneto (dove viene chiamato bacalà) e nelle zone limitrofe. Si narra che nel 1432 il capitano della Serenissima Pietro Querini, naufragato sulle coste della Norvegia, conobbe appunto lo stoccafisso e lo portò con se al rientro a Venezia. Qui il prodotto ebbe un’immediato successo. La sua diffusione al resto di Italia risale al Rinascimento, durante il quale venne importato nel Regno di Napoli e dalla Repubblica di Genova. Oggi la maggior parte dello stoccafisso prodotto in Norvegia è esportato in Italia, dove i principali consumatori sono il Veneto e la Calabria. Quindi chiamatelo come preferite: stoccafisso, pesce stocco o bacalà!

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Fonte per l’articolo: Wikipedia