La pasta frolla: Metodi di lavorazione

Negli articoli precedenti ho introdotto gli elementi fondamentali e gli ingredienti per la riuscita di una buona pasta frolla.

Un ulteriore elemento da considerare è il metodo di lavorazione per ottenere la frolla desiderata, ne esistono di tre tipologie: Il metodo classico, il metodo inverso (sabbiato) e il metodo montato.

Il metodo classico

Il metodo classico consiste nel ammorbidire il burro (fino a 10°C) ed unire lo zucchero fino a completo assorbimento. Successivamente si uniscono i liquidi (uova, albumi o tuorli) ed infine la farina. Con questa metodologia ottengo una frolla poco friabile ma più croccante.

La si utilizza per crostate che hanno un ripieno più umido o per fondi delle torte moderne.

Il metodo inverso (sabbiato)

Il metodo sabbiato consiste nel ammorbidire il burro (fino a 10°C) successivamente unire la farina e miscelare fino ad ottenere una consistenza sabbiosa (“sabbia”). Poi, si uniscono i liquidi e lo zucchero. Questo procedimento fa si che il burro isoli la farina dal resto degli ingredienti, evitando, quindi, un contatto con i liquidi. Ciò permette una minore formazione della maglia glutinica. Con questo metodo otteniamo un impasto più friabile ideale per crostate poco umide e per la biscotteria.

Il metodo montato

In questo metodo il burro viene montato con lo zucchero, successivamente si uniscono i liquidi e la farina. Questa metodologia permette di avere una struttura molto friabile ideale per la biscotteria.

La pasta frolla: Metodi di lavorazione
La pasta frolla: Metodi di lavorazione

Nel prossimo articolo parleremo dei tempi di riposo ideali e dei tempi di riposo minimi per lavorare la pasta frolla correttamente in giornata.

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Pubblicato da lucapetrelli

Sono luca, laureato in scienze geofisiche ma nella vita faccio il pasticcere per passione.

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