Fettuccine al sugo di capra

Sermoneta (latina, Lazio, Italy)

Negli ultimi, Sermoneta è stata ampiamente rivalutata come destinazione per tanti Romani in cerca di un’evasione tra relax e gusto.

In questo territorio tra colline, montagne e praterie è ampiamente diffuso l’allevamento di capre e pecore sin da tempi antichi. Sono carni poco grasse ma ricche di proteine, impiegate da sempre nella cucina tradizionale.

Una delle ricette più legate al mondo pastorale è quella della capra o pecora a “Jo callaro”, è una ricetta talmente verace che viene tramandata in pastore in pastore (La troverete solo dai pastori) che ne custodiscono la tecnica, si tratta di carne di pecora o capra che viene bollita molto lentamente per un’intera giornata generalmente con patate carote cipolla e pomodori.

Da queste carni potrete ottenere anche degli ottimi ragù come quello che vi proponiamo.

Video ricetta del giorno

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  • CucinaItaliana

Ingredienti

400 g Fettuccine
300 g Carne di capra (senza ossa)
400 g pomodori pelati
60 g pecorino
3 cipolla
150 g sedano
1 spicchio aglio
1/2 peperoncino
200 ml Vino bianco
2 cucchiai Concentrato di pomodoro
2 Chiodi di garofano
Olio evo, sale

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Passaggi

In una casseruola mettete le cipolle tagliate in pezzi, il sedano, l’aglio e i chiodi di garofano, coprite con abbondante acqua fredda e portate a bollore. Salate.

Unite la carne in pezzi, fate cuocere per circa 30 minuti .

Scolate la carne.

In una casseruola versate 4 cucchiai di olio evo, fate rosolare la carne, un pizzico di peperoncino, aggiungete il vino, fate cuocere dolcemente con coperchio fin a quando il vino sarà completamente evaporato, mescolate di tanto in tanto.

Quando il vino sarà evaporato, aggiungete il concentrato di pomodoro, fate insaporire, unite i pomodori pelati frullati, coprite e fate cuocere almeno 1 ora a fuoco dolcissimo (lento lento), finché la carne risulterà tenera e la salsa ristretta. Regolate di sale.

Cuocete la pasta in abbondante acqua bollente salata, scolate, versate al condimento, amalgamare.

Servite la pasta cosparsa di pecorino grattugiato.

Le uova “focus”🔍

Le uova di gallina sono le più comunemente consumate, classificate i tre categorie (A, B, C) in base alla freschezza.

Categoria A, “extra fresche” (meno di 9 giorni dalla deposizione e immissione sul mercato).

Categoria A, “fresche” (fino al 21° dalla deposizione e imballaggio) .

In base alla loro dimensione, vengono classificate in S, M, L, XL, (Quelle piccole pesano meno di 53g, mentre quelle grandi poco più di 73g)

Le uova vanno conservate in frigo, sistemandole sul ripiano più alto, avendo cura di sistemarle in contenitori ermetici per limitare il rischio che contaminano gli altri alimenti.

Come gustarle al meglio??

Noi consigliamo di cuocere le uova A “extra fresche” a modo occhio di bue, guarnendo con scaglie sottili di Bottarga, conferirà accento marittimo e sapidità.

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